Israele attacca Beirut, il leader di Hezbollah Nasrallah l'obiettivo secondo fonti libanesi
Enormi colonne di fumo si alzano nel cielo di Beirut. Sono le immagini mostrate in un video del quartier generale centrale di Hezbollah a Beirut colpito dall'esercito israeliano. Stando alle immagini, le deflagrazioni sarebbero molteplici.
A confermare l'attacco venerdì sera è il portavoce dell'Idf Daniel Hagari. L'obiettivo del massiccio bombardamento aereo era Hasan Nasrallah, il leader di Hezbollah. Il capo del movimento sciita starebbe bene, secondo i media libanesi. Il quartier generale era situato sotto un edificio residenziale nel quartiere Dahiya, nella capitale del Libano.
L'agenzia iraniana Tasnim riferisce che Nasrallah si trova in un luogo sicuro e smentisce quanto pubblicato dai media israeliani.
A dare il via libera all'attacco è stato il premier israeliano Benjamin Netanyahu da New York, dove si trovava per partecipare all'Assemblea generale dell'Onu. L'ufficio del primo ministro ha poi diffuso la foto con Netanyahu al telefono mentre dà l'ok.
Al momento ci sarebbero due vittime e altre 76 persone ferite, ma il primo ministro libanese Najib Mikati ha parlato di "un gran numero di morti". Tra i 15 e i 20 missili avrebbero colpito la zona residenziale, distruggendo sei edifici.
Seconda la tv pubblica Kan, l'aeronautica israeliana avrebbe utilizzato bombe penetranti di una tonnellata e gli Stati Uniti sarebbero stati informati prima del raid.
Washington, tramite la portavoce del Pentagono Sabrina Singh, nega ogni coinvolgimento: "Gli Stati Uniti non sono coinvolti in questa operazione e non avevano avuto preavviso". Singh ha aggiunto che il capo del Pentagono Lloyd Austin ha contattato telefonicamente il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant mentre l'operazione era già in corso.
Lo stesso presidente americano Joe Biden ha negato il coinvolgimento americano.
Sui social circolano numerosi video. In uno di questi, i primi soccorritori giunti sul posto camminano sulle macerie ancora fumanti, con diversi incendi ancora attivi tra le lamiere e i calcinacci. In un altro video, gente in fuga e in preda al panico si allontana dall'area colpita poco dopo le prime esplosioni. "Un intero isolato è sparito", urla un giovane a bordo di un motorino. "È una scena dell'Apocalisse", dice una donna.
Dopo il suo discorso alle Nazioni unite, secondo quanto riportato dal Times of Israel, il premier Netanyahu, ha lasciato un incontro con la stampa israeliana. Poco prima, il suo segretario militare, il maggiore generale Roman Gofman, gli si era avvicinato e gli aveva sussurrato qualcosa all'orecchio.
Il premier ha fatto sapere che rientrerà in Israele in anticipo rispetto al programma stabilito.
Le reazioni da Libano e Iran all'Onu
Intanto, è arrivata la condanna del premier libanese Mikati, che ha esortato la comunità internazionale a "impedire" a Israele di intraprendere una "guerra genocida" contro il Libano. "Questa nuova aggressione israeliana dimostra che il nemico non si preoccupa di tutti gli sforzi internazionali", ha detto Mikati, che si trova a New York.
Hezbollah, tramite la sua tv al Manar, ha lanciato un messaggio dopo l'attacco: "L'intera comunità di Hezbollah continuerà a resistere alle criminali aggressioni sioniste".
Dall'Iran, invece, arriva un avvertimento per Israele. L'ambasciata iraniana in Libano ha scritto su X: "Questo crimine riprovevole rappresenta una pericolosa escalation che cambia le regole del gioco". Ha poi aggiunto che Israele "riceverà la punizione adeguata".
Nel frattempo, il leader supremo iraniano, l'ayatollah Ali Khamenei, ha convocato una riunione di emergenza del Consiglio supremo per la sicurezza nazionale presso la sua residenza.
"La guerra in Libano potrebbe portare a un'ulteriore escalation che coinvolge potenze esterne. Appoggio pienamente la proposta di un cessate il fuoco temporaneo, e abbiamo bisogno di questo cessate il fuoco ora. Non possiamo permetterci negoziati infiniti, come abbiamo fatto con Gaza", ha commentato il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres al Consiglio di Sicurezza.
Tajani agli italiani: lasciate il Libano
"Seguo con preoccupazione l'evolversi della crisi in Medio Oriente in contatto costante con la nostra ambasciata a Beirut. Invito nuovamente tutti gli italiani a lasciare il Libano al più presto", ha scritto su X il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Today