Israele pronto a un'operazione di terra in Libano, Tajani: "Rischio crisi globale"
Un giorno dopo gli attacchi aerei a Beirut che hanno ucciso il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah, Israele ha schierato truppe vicino al confine con il Libano. L'esercito israeliano aveva avvertito già mercoledì che ci sarebbe potuta essere un'invasione di terra e non è stata nemmeno esclusa dal portavoce Roni Kaplan, che ne ha parlato sabato con Euronews.
Parlando alle truppe al confine settentrionale, il Capo di Stato Maggiore, Herzi Halevi, ha detto che gli attacchi aerei di Israele sono stati progettati per “preparare il terreno per il possibile ingresso e per continuare a degradare Hezbollah”.
Mentre il Libano sta osservando tre giorni di lutto dopo l'uccisione di Nasrallah, gli aerei da guerra israeliani hanno continuato a bombardare Beirut e il ministero della Sanità ha riferito che sabato sono state uccise 33 persone in tutto il Libano. Mentre altre quattro sarebbero morte durante un attacco aereo che ha preso di mira la città di Tayr Debba nel sud del Libano
Sabato l'Idf ha pubblicato un filmato che mostra gli attacchi contro obiettivi di Hezbollah nel sud del Libano. L'esercito israeliano ha dichiarato che “tra gli obiettivi colpiti ci sono lanciatori di Hezbollah che puntavano verso il territorio israeliano, strutture in cui erano immagazzinate armi e altre infrastrutture terroristiche di Hezbollah”.
Migliaia di sfollati dal Sud del Libano
Sono centinaia le famiglie sfollate dal Sud del Paese da quando Israele ha intensificato gli attacchi. Molte hanno dormito in spazi pubblici di Beirut, altre hanno trovato rifugio in piazze e spiagge pubbliche o nelle loro auto nel centro della città, che finora è stato risparmiato dal bombardamento.
Dall'altra parte del confine, in Israele, i residenti di Tel Aviv si sono messi al riparo mentre le sirene suonavano in tutta la città. L'esercito israeliano ha dichiarato che un missile lanciato dallo Yemen è stato intercettato poco dopo il suono delle sirene. Non sono stati segnalati feriti.
Tajani: "Scongiurare una crisi globale"
Intervistato dal quotidiano QN, il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha fatto appello alla descalation nella regione. "C'è ancora la possibilità di scongiurare una crisi globale che coinvolga il Medio Oriente. Possiamo, vogliamo e dobbiamo riuscirci", ha detto Tajani e ha aggiunto: "È un percorso difficile ma è un risultato che possiamo ottenere se tutti quanti si impegneranno al massimo e la parti in gioco sapranno essere responsabili. Non bisogna mai rinunciare alla via diplomatica, che è l'unica che può portare a risultati concreti e a scongiurare una spirale di violenza e instabilità che è già durata sin troppo".
Harris: "Misura di giustizia per le vittime di Hezbollah
"Per decenni, la sua guida di Hezbollah ha destabilizzato il Medio Oriente e ha portato alla morte di innumerevoli vite innocenti in Libano, Israele, Siria e nel mondo. Oggi, le vittime di Hezbollah hanno ottenuto una misura di giustizia", ha dichiarato la vicepresidente degli Stati Uniti e candidata dei democratici alle prossime elezioni Kamala Harris, facendo eco alle parole del presidente Joe Biden.
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