Aumento cedolare secca, Airbnb:”13% di case vuote, solo 1,3% usate per affitti brevi"
 
                        Con le comunicazioni in Aula al Senato del Presidente La Russa, è iniziata la Sessione di Bilancio. Da lunedì 3 Novembre prendono il via le audizioni sulla manovra in commissione, intanto resta il nodo che riguarda l’aumento della cedolare secca sugli affitti brevi.
Contrari alla proposta di aumentarla dal 21% al 26% anche per chi affitta una sola proprietà, non solo Forza Italia e Lega ma anche molte associazioni di categoria. Ne abbiamo parlato con Matteo Sarzana Country manager per l’Italia e il Sud Europa di Airbnb e Giorgio Spaziani Testa, Presidente di Confedilizia.
Sarzana, Airbnb:"Se l'obiettivo fosse quello dichiarato non si fa con la legge di bilancio"
“La nostra posizione è abbastanza chiara e netta - spiega ad Euronews Matteo Sarzana Country manager per l’Italia e il Sud Europa di Airbnb, ”Ci auguriamo che questa proposta venga completamente stralciata. Chi già lo fa in modo professionale, ha una tassazione più elevata rispetto al singolo che affitta un solo appartamento”.“L’80% di chi affitta su Airbnb”, continua Sarzana ,“Affitta o una sola casa o una stanza, queste sono le persone che hanno la necessità di avere un’integrazione al reddito”.
Il manager spiega anche perché si dice contrario alla finalità dichiarata della proposta, da parte del ministro dell’Economia Giorgietti, ovvero che l’idea nasce con l’obiettivo di aumentare la disponibilità di immobili da destinare agli affitti a lungo termine. “Credo che non abbia alcun effetto da questo punto di vista per alcuni motivi molto pratici. Guardando al mercato delle case in Italia, il 13% di queste sono vuote e le case dedicate esclusivamente agli affitti brevi rappresentano l’1,3% quindi c’è un delta di circa 11 punti percentuali di case che sono vuote e che non sono utilizzate in alcun modo”.
“Se davvero l’obiettivo fosse quanto dichiarato”, aggiunge Sarzana. “Non si fa con la manovra di bilancio, ma con una legge quadro nazionale che pone dei limiti, tutelando chi lo fa come integrazione al reddito e partendo da un’analisi dei dati”.
I rischi per l'economia,”Colpendo le piattaforme si va ad incentivare il nero”
“La totalità degli affitti brevi passano dalle piattaforme - spiega Sarzana ad Euronews - quindi se colpisci le piattaforme, colpisci tutti”. Sarzana poi parla di quello che definisce “Un tema fondamentale” ovvero il fatto che “Le piattaforme garantiscono e garantiranno le entrate allo Stato – l’anno scorso dice - siamo arrivarti a quasi un miliardo di euro e questo è un prelievo che è sicuro e che avviene nella totale legalità perché viene prelevato alla fonte”.
Per Sarzana un eventuale aumento della cedolare secca, che andrebbe a colpire coloro che affittano anche una sola proprietà grazie a piattaforme online come Airbnb, rappresenta un rischio per l’economia. “Colpendo le piattaforme i proprietari di casa – fa notare Sarzana - preferiranno affittare fuori dalla piattaforma incentivando il nero”.
Airbnb negli altri Paesi europei?
“Posso citare un esempio virtuoso che è quello della Grecia in particolare Atene – racconta Sarzana a Euronews – dove è stato deciso di adottare una regolamentazione basata sui dati. Ovvero si osserva in ogni quartiere, la percentuale di case destinate agli affitti brevi e a quel punto viene deciso quale deve essere il tetto massimo di case da destinare agli affitti brevi. Il dato – afferma Sarzana - viene rivisto annualmente e stabilito in base ai flussi turistici ed esigenze particolari”.
“Più che il metodo di tassazione”, continua Sarzana, “bisogna guardare Il tipo di rapporto che abbiamo con le istituzioni. In Grecia c’è una condivisione di dati per cui viene incrociato il dato sul numero di lotti affittati, rispetto al reddito dichiarato in modo che l’evasione è ridotta a zero. Ciò - conclude Sarzana – che davvero interessa allo Stato, ovvero che chi opera in questo settore, paghi le tasse”.
Confedilizia: “Abbassare l’Imu per chi fa contratti a canone concordato”
Anche Confedilizia che sarà convocata per le audizioni parlamentari, si è detta contraria ad aumenti di tassazione. “Ma siamo ancora più contrari - spiega ad Euronews il Presidente di Confedilizia Spaziani Testa - quando ascoltiamo la motivazione, che non è quella dei 100 milioni di entrate per lo Stato bensì quella di favorire gli affitti lunghi”.
“In linea di principio – continua - noi crediamo che se si vuole incentivare una cosa si facilita quella cosa, non si punisce la cosa contraria e quindi proponiamo di abbassare l’imu per chi fa i contratti a canone concordato.”
I numeri di Airbnb in Italia
Secondo un’analisi fornita dal Politecnico di Torino, Il fatturato di Airbnb in Italia ha avuto una crescita senza precedenti, essendo aumentato di almeno tre volte dal 2017. I ricavi totali sono infatti passati da 2,6 miliardi nel 2017 a 8,8 miliardi nel 2024, con una proiezione di circa 9 miliardi nel 2025.
Parlando invece di ritorno per lo Stato, i numeri citati nella Relazione tecnica della Legge di Bilancio 2026, confermano il trend: ammonta infatti a 956 milioni di euro il guadagno relativo al 2024 grazie alla raccolta di Airbnb e altri portali. Per il 2025 si prevede una somma che raggiunge quota 1 miliardo e 78 milioni di euro .
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