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Parma, cori fascisti nella sede di FdI: Procura apre un fascicolo

• Oct 31, 2025, 4:29 PM
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Il fatto risale al 28 ottobre, giorno in cui nel 1922 i fascisti marciarono su Roma prima di prendere il potere in italia. Un video girato la stessa sera, mostra un gruppo di giovani intonare cori fascisti e inni al Duce all’interno e di fronte alla sede di Fratelli d’Italia a Parma, utilizzata anche dal movimento giovanile del partito, Gioventù Nazionale.

Il filmato è stato diffuso sui social dalla pagina Facebook Pd Parma e ha rapidamente scatenato polemiche in tutta Italia.

"Camicia nera trionferà. Se non trionfa sarà un macello col manganello e le bombe a man", le parole della canzone Me ne frego, intonate dai giovani che davanti alla sede del partito della presidente del Consiglio Giorgia Meloni inneggiano a Benito Mussolini: "Duce! Duce! Duce!", si sente chiaramente nel filmato.

Aperto fascicolo, nessuna persona iscritta nel registro degli indagati

“Si tratta di un modello 45, non c'è ancora un reato ipotizzato. Siamo ancora nella fase esplorativa sulla base delle notizie apprese dalla stampa". Ha dichiarato all’Ansa il procuratore capo Alfonso d’Avino. Parlando della vicenda sulla quale adesso indaga la Digos della questura di Parma.

E ha poi aggiunto: "Ora bisogna verificare se il fatto sia vero e accertare se possa trasformarsi in una notizia di reato". Al momento non ci sarebbero persone iscritte nel registro degli indagati.

Condanna da parte di Pd, Avs e M5s

Dura la reazione del Partito democratico. La segretaria Elly Schlein ha definito “Molto grave” l’episodio e ha chiesto una presa di posizione chiara alla premier Giorgia Meloni.

"Ogni giorno la presidente del Consiglio Giorgia Meloni lancia attacchi feroci contro l'opposizione, impartisce lezioni di morale, arriva perfino a dire che siamo peggio di Hamas – ha affermato Angelo Bonelli, deputato Avs - ma quando nella sede del suo partito, a Parma, si cantano cori fascisti si inneggia al Duce, la presidente del Consiglio improvvisamente tace. Non una parola, non una presa di distanza".

Stefania Ascari del M5s ha detto di voler presentare un’interrogazione parlamentare: "Non è una bravata - ma è apologia del fascismo, consumata peraltro dentro le mura di un partito che oggi siede al governo”, ha detto Ascari.

“Chi governa – ha continuato - non può permettersi ambiguità di fronte a simili fatti. L’Emilia-Romagna non si piega e non si lascia infangare dai nostalgici del regime".

La risposta di Fratelli d’Italia

FdI e Gioventù Nazionale hanno annunciato provvedimenti immediati. In una nota, il coordinamento regionale di Gioventù Nazionale Emilia-Romagna ha comunicato “Il commissariamento immediato della federazione provinciale di Parma per motivi di incompatibilità politica”, in accordo con i vertici nazionali.

“Da noi chi sbaglia paga, a sinistra non so. Da noi non c’è spazio per la nostalgia dei totalitarismi”, ha dichiarato invece Giovanni Donzelli di FdI.

Quest’ultimo ha poi accusato la sinistra di “montare una polemica priva di senso” e di non aver mostrato “La stessa solerzia quando nei circoli del Pd si indossano magliette inneggianti alle Brigate rosse o quando studenti di sinistra impediscono di parlare a chi la pensa diversamente”.