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Tribunale di Biella condanna l'ex FdI Emanuele Pozzolo: 1 anno e 3 mesi per porto abusivo di arma

• Oct 31, 2025, 5:27 PM
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Il tribunale di Biella ha inflitto al deputato Emanuele Pozzolo una condanna a un anno e tre mesi di reclusione, con sospensione condizionale della pena, per il reato di porto abusivo di arma da collezione.

Contestualmente, il parlamentare – in passato membro del gruppo di Fratelli d’Italia – è stato assolto perché “il fatto non costituisce reato” dall’accusa di possesso di munizioni da guerra.

La vicenda trae origine dai festeggiamenti del Capodanno 2024 presso la sede della Pro Loco di Rosazza, in provincia di Biella: nel corso della serata – cui partecipavano, tra gli altri, il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove e agenti della sua scorta – un colpo esploso da un mini-revolver di proprietà di Pozzolo ferì alla gamba Luca Campana, genero dell’ex caposcorta. Il deputato ha sempre sostenuto la propria innocenza.

Nel processo si è concentrata l’attenzione sugli aspetti tecnici correlati all’arma e alle munizioni: l’accusa di lesioni personali era infatti caduta dopo che Pozzolo aveva provveduto a un risarcimento e la vittima aveva ritirato la querela. Ne sono seguiti dunque due filoni principali: la custodia e il porto dell’arma da collezione e il possesso di munizionamento da guerra.

Nell’udienza preliminare la giudice Cristina Moser aveva respinto la richiesta della difesa di estinguere il procedimento per oblazione, confermando che Pozzolo dovesse rispondere di porto illegale di arma da fuoco e di munizionamento da guerra.

Tra i testimoni convocati figura anche il sottosegretario Delmastro, che in aula ha dichiarato di non trovarsi nella stanza al momento dello sparo, ma in prossimità dell’esterno del locale.

Per la difesa di Pozzolo, la sentenza è l’ulteriore riconoscimento delle tesi sostenute dall’imputato: "Si è sgretolata un’altra parte delle accuse montate anche dai media", ha commentato al termine del giudizio.

Rimane ancora aperto l’iter per la perizia balistica e tecnica: nella prima fase del processo erano emerse perizie contrastanti sul tipo di munizionamento utilizzato e sulla titolarità dell’arma al momento dello sparo.