...

Logo Pasino du Havre - Casino-Hôtel - Spa
in partnership with
Logo Nextory

Sciopero nazionale della sanità: adesioni tra medici e infermieri fino all'85%

• Nov 20, 2024, 8:27 AM
2 min de lecture
1

Medici e infermieri sono in sciopero mercoledì in tutta Italia. L'iniziativa indetta dai principali sindacati di settore coinvolge il personale medico, veterinario, sanitario, tecnico e amministrativo del Sistema sanitario nazionale.

Si preannunciano disagi, quindi, per i pazienti italiani. Sono 1,2 milioni le prestazioni sanitarie che potrebbero saltare. Molte visite specialistiche ed esami in ospedali e ambulatori potrebbero subire rinvii o cancellazioni, mentre sono invece garantiti i servizi di emergenza e di pronto soccorso.

"Sulla base delle informazioni che iniziano ad arrivare dai territori, possiamo affermare che le percentuali di adesione allo sciopero di medici, dirigenti sanitari, infermieri e professionisti sanitari sono molto alte, fino a punte dell'85 per cento compresi gli esoneri previsti per legge", comunicano i sindacati.

"Un segnale importante che dovrebbe far riflettere sulle condizioni di lavoro inaccettabili negli ospedali di tutta Italia e sulla condivisione delle ragioni della protesta da parte dei colleghi", concludono.

Lo sciopero, assieme a una manifestazione a Roma, è stato indetto perché gli aumenti salariali previsti nella legge di bilancio approvata da poco sono ritenuti insufficienti. I medici italiani e soprattutto gli specializzandi, hanno al momento stipendi tra i più bassi d'Europa. Inoltre, secondo i sindacati di categoria, il testo della legge di bilancio "conferma la riduzione del finanziamento per la sanità rispetto a quanto annunciato e cambia le carte in tavola".

Giorni di scioperi in tutto il Paese

Lo sciopero di medici, infermieri e dirigenti apre però un periodo all'insegna dell'astensione dal lavoro in Italia, con l'obiettivo di spingere il governo a invertire la rotta sulla manovra. Dopo la sanità, sarà il turno dei treni, che si fermeranno nel weekend 23-24 novembre.

La settimana successiva ci sarà invece una mobilitazione generale indetta dalla Cgil. Il 29 novembre saranno esonerati solo i ferrovieri, su richiesta del garante.