Unifil, Hezbollah colpisce base in Libano: quattro militari italiani feriti
Quattro militari italiani sono rimasti feriti venerdì nel quartier generale della missione dell'Unifil in Libano. A colpire la base sono stati due razzi da 122 millimetri presumibilmente lanciati dal gruppo militante Hezbollah.
Secondo le prime ricostruzioni i razzi avrebbero colpito un bunker e dei locali nei pressi della polizia internazionale.
I vetri frantumati a seguito dell'esplosione avrebbero colpito i quattro agenti che, secondo quanto si apprende da fonti di governo, non sarebbero in pericolo di vita. Gli agenti avrebbero riportato solo delle escoriazioni e alcune ferite leggere.
I soldati erano nei bunker perché era scattato il livello di allerta 3 che impone l'utilizzo di elmetto e giubbotto.
La premier Giorgia Meloni ha descritto l'attacco come "inaccettabile" e ha espresso vicinanza agli agenti e alle loro famiglie.
"Tali attacchi sono inaccettabili e rinnovo il mio appello affinché le parti sul terreno garantiscano, in ogni momento, la sicurezza dei soldati di Unifil e collaborino per individuare in tempi brevi i responsabili".
"Desidero esprimere la solidarietà e la vicinanza mia e del Governo ai feriti, alle loro famiglie e sincera gratitudine per l'attività svolta quotidianamente da tutto il contingente italiano in Libano", ha aggiunto.
"È intollerabile che ancora una volta una base di Unifil sia stata colpita. Cercherò di parlare con il nuovo ministro della Difesa israeliano, cosa che è stata impossibile dal suo insediamento a oggi, per chiedergli di evitare l'utilizzo delle basi Unifil come scudo", ha dichiarato il ministro della Difesa italiano Guido Crosetto.
"Ho anche contattato la mia controparte libanese ribadendo che il contingente italiano di Unifil permane nel sud del Libano per offrire una finestra di opportunità alla pace e non può diventare ostaggio degli attacchi delle milizie".
A fare da eco alle loro parole anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani: "È inaccettabile quello che sta accadendo e così come abbiamo detto a Israele di prestare la massima attenzione, così diciamo con altrettanta fermezza a Hezbollah che i militari italiani non si possono toccare. Se pensano di continuare a fare danni alle basi italiane hanno sbagliato".
"Noi continueremo a lavorare affinché gli agenti possano svolgere sempre di più un ruolo di portatori di pace. Noi siamo fieri e vicini a tutti i nostri militari che sono impegnati in Libano", ha aggiunto.
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