Ok all'accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah, Biden: "In vigore dalle 4 del mattino"
Il gabinetto di governo israeliano ha approvato l'accordo di cessate il fuoco con Hezbollah in Libano con dieci voti favorevoli e uno contrario, quello del ministro della Sicurezza nazionale, l'estremista Itamar Ben-Gvir. Lo ha annunciato l'ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu.
La votazione è l'ultimo passaggio formale per approvare l'accordo proposto alle parti dagli Stati Uniti. Arriva infatti in tarda serata dopo l'ok del gabinetto di sicurezza e un discorso alla Nazione del premier israeliano.
Netanyahu non ha fornito alcun dettaglio sull'accordo, ma ha affermato che la durata della tregua "dipende da ciò che accade in Libano", ossia da come si comporterà Hezbollah.
Il premier israeliano ha dichiarato che Israele ha un'“intesa” con gli Stati Uniti e che manterrà la “piena libertà di intraprendere operazioni militari se Hezbollah tenterà di attaccare”, se si arma, se ricostruisce infrastrutture vicino al confine.
Netanyahu ha motivato l'ok alla proposta di cessate il fuoco dicendo che Hezbollah “non è più lo stesso Hezbollah” e che Israele ha spinto il gruppo “indietro di decenni”, uccidendo "tutti i suoi leader", inclusa la "testa del serpente", Hassan Nasrallah.
"Abbiamo distrutto la maggior parte dei razzi e dei missili. Abbiamo ucciso migliaia di terroristi e distrutto le infrastrutture sotterranee e terroristiche vicino ai nostri confini”. Tutto questo, ha detto, “sembrava fantascienza” solo tre mesi fa, ma “ce l'abbiamo fatta”.
Ha poi fornito tre ragioni principali per cui questo è il momento giusto per una tregua. Prima di tutto, Israele può così concentrarsi sulla "minaccia iraniana". In seconda battuta l'accordo consente a Israele di "rinfrescare" e "riarmare" le proprie truppe, aggiungendo che "non è un segreto" che ci sono stati "grandi ritardi" nella fornitura di armi.
"Presto ci armeremo con armi sofisticate che ci aiuteranno a proteggere le nostre truppe e ci daranno una forza ancora maggiore per portare a termine le nostre missioni”, ha dichiarato Netanyahu.
La terza ragione, ha detto, è quella di isolare Hamas. “Hamas contava sul fatto che Hezbollah combattesse insieme e una volta che Hezbollah è stato eliminato, Hamas è rimasto solo. La nostra pressione su Hamas diventerà più forte e questo ci aiuterà a riportare indietro i nostri ostaggi”, ha detto il premier israeliano.
Nel frattempo non si fermano gli attacchi aerei israeliani su tutto il Libano e in particolare sulla capitale Beirut, dove gli ordini di evacuazione e i costanti bombardamenti stanno generando il caos.
Biden annuncia che l'accordo entrerà in vigore alle 4 del mattino
In un discorso dal Rose Garden della Casa Bianca, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha dichiarato che i governi di Israele e Libano hanno accettato la proposta degli Stati Uniti di porre fine al “devastante” conflitto tra Israele e Hezbollah, ringraziando il suo omologo francese, Emmanuel Macron, per la collaborazione.
Biden ha dichiarato che, in base all'accordo raggiunto, i combattimenti tra Israele e Hezbollah lungo il confine libanese-israeliano termineranno a partire dalle 4 del mattino ora locale di mercoledì (le 3 del mattino in Italia).
“Questo accordo è stato concepito per essere una cessazione permanente delle ostilità”, ha dichiarato Biden. Nei prossimi sessanta giorni l'esercito libanese e le forze di sicurezza statali si dispiegheranno e prenderanno il controllo del proprio territorio e "ciò che resta di Hezbollah e di altre organizzazioni terroristiche non potrà minacciare la sicurezza di Israele", ha aggiunto.
Anche Israele ritirerà gradualmente le sue forze rimanenti nello stesso periodo, in modo che i civili di entrambe le parti possano tornare nelle loro comunità e iniziare a ricostruire le loro vite.
"Noi, insieme alla Francia e ad altri, forniremo l'assistenza necessaria per assicurare che questo accordo sia attuato in modo completo ed efficace”, ha dichiarato il presidente Usa, confermando che Israele manterrà il diritto all'autodifesa in caso l'accordo venisse infranto.
Secondo il presidente degli Stati Uniti, l'accordo "preannuncia un nuovo inizio per il Libano". E "come il popolo libanese merita un futuro di sicurezza e prosperità, così il popolo di Gaza, che ha vissuto l'inferno", ha dichiarato.
Biden ha affermato che nei prossimi giorni gli Stati Uniti faranno ulteriore pressione su Turchia, Egitto, Qatar, Israele e altri per raggiungere un cessate il fuoco a Gaza, attribuendo la responsabilità ad Hamas per la mancanza di un accordo in tutti questi mesi.
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