Abbas ad Atreju: "Italia prosegua percorso per riconoscimento Palestina"
Il pesidente dell'Autorità nazionale palestinese Mahmoud Abbas, anche noto come Abu Mazen, è a Roma, dove ha incontrato la premier italiana Giorgia Meloni e ha partecipato alla tradizionale kermesse di Fratelli d'Italia, Roma Atreju 2025, a un mese di distanza dall'ultima visita in Italia.
La presenza di Abbas ad Atreju "dimostra quanto l'Italia sia stata protagonista, pur in una crisi mediorientale così complessa, e quanto possa continuare a essere centrale nel difficile percorso verso la pace, la stabilizzazione e la costruzione della prospettiva dei due Stati", ha detto Meloni sul palco di Atreju, presentando il presidente dell'Autorità nazionale palestinese (Anp), che è stato accolto con una standing ovation.
"La presenza di questo leader, stasera, fa anche giustizia di tante falsità che abbiamo ascoltato sul Governo italiano negli ultimi due anni", ha aggiunto la premier italiana, accusata dalle opposizioni di aver tenuto una posizione filo-israeliana nel conflitto a Gaza.
"Vorrei esprimere il mio grande gradimento per il vostro sostegno al processo di pace tra israeliani e palestinesi'', ha detto Abbas, che ha aggiunto di volere "uno Stato indipendente che viva in sicurezza con Israele"
"Il nostro indirizzo strategico è basato su una pace stabile sulla base della soluzione dei due Stati. La Palestina può ottenere l'indipendenza sui territori definiti nel 1967 con Gerusalemme Est con capitale, in una dimensione sovrana capace di convivere in sicurezza al fianco di Israele", ha aggiunto Abbas.
''Ci auspichiamo che l'Italia possa proseguire verso il percorso'' di riconoscimento dello stato palestinese, che ''andrebbe a rafforzare le fondamenta della pace nella regione e la fiducia tra i popoli, il concetto di uguaglianza. Teniamo in grande considerazione la postura italiana, anche a livello popolare, che ha sempre espresso grande solidarietà nei confronti di quello che la nostra gente ha sofferto nella Striscia di Gaza'', ha sottolineato il leader dell'Anp.
"Gli ultimi eventi hanno dimostrato che l'assenza di uno Stato palestinese non è solo ingiustizia storica ma è un motivo dell'instabilità del Medio Oriente e del Mediterraneo, alimenta estremismo e violenza e influenza la sicurezza dell'Europa e dell'Italia. Distinguiamo il diritto legittimo di ogni Stato alla sicurezza da quella che è una prosecuzione di un'occupazione e di politiche imposte con la forza che non alimentano sicurezza", ha continuato Abu Mazen.
''Confermo la mia piena disponibilità e quella dello stato palestinese a lavorare con il governo italiano e con tutte le forze politiche italiane per una pace giusta e per rafforzare la sicurezza nella regione. Viva l'amicizia Italo-palestinese e 'uon Natale e felice anno nuovo a tutti'', ha concluso Abbas.
L'incontro a Palazzo Chigi con Meloni
Durante il colloquio di circa mezz'ora con Meloni, il presidente dell'Anp ha ringraziato l'Italia per "l'assistenza umanitaria fornita al nostro popolo nella Striscia di Gaza", per le cure ai bambini palestinesi feriti, per l'addestramento della polizia palestinese e per la partecipazione alla missione europea Eubam Rafah, secondo l'agenzia di stampa ufficiale palestinese "Wafa"
Abbas ha espresso apprezzamento per gli sforzi di Meloni nel rafforzamento delle relazioni bilaterali e ha sottolineato "gli storici e rinnovati legami che uniscono i due Paesi e i due popoli amici".
Il leader palestinese ha inoltre passato in rassegna gli ultimi sviluppi della questione palestinese e gli sforzi in corso per consolidare il cessate il fuoco e far entrare gli aiuti umanitari a Gaza, confermando l'attuazione della seconda fase del piano del presidente statunitense, Donald Trump.
Abbas ha ribadito il rifiuto di "qualsiasi spostamento forzato della popolazione" e la necessità di porre fine agli insediamenti e ai tentativi di annessione israeliana.
Il presidente dell'Anp, oltre ai colloqui a Palazzo Chigi e alla partecipazione all'evento a Castel Sant'Angelo, sabato incontrerà i leader dell'opposizione all'Hotel Rome Cavalieri Waldarf Astoria.
Abbas dovrebbe tenere colloqui separati con il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, con la segretaria del Partito democratico Elly Schlein, il parlamentare di Alleanza verdi e sinistra Nicola Fratoianni e il portavoce di Europa verde Angelo Bonelli.
Sono inoltre previsti incontri con rappresentanti di Anpi e Arci, insieme ai Sanitari per Gaza e alla comunità palestinese.
Abbas ad Atreju: le posizione storiche di Fratelli d'Italia
Nonostante l'esecutivo di centrodestra e la leader di Fratelli d'Italia non abbiano riconosciuto lo Stato di Palestina e abbiano tenuto posizioni più morbide nei confronti di Israele, rispetto a quanto fatto da altri Paesi europei come Spagna e Francia, la presenza di un leader arabo come Abu Mazen al tradizionale evento di un partito di destra rientra nell'eredità storica del Movimento sociale italiano (Msi), antecessore dell'odierno Fratelli d'Italia.
Storicamente l'Msi si è sempre schierato per il riconoscimento delle Stato palestinese e contro lo Stato di Israele, come in generale contro l'anti-imperialismo statunitense e a favore lotte dei popoli oppressi contro di esso.
Oggi, invece, per questioni di politica interna, ma anche estera e di coalizione, la destra italiana è più vicina alle posizioni di Israele e ha una visione negativa del mondo arabo e dell'Islam.
L'ultimo viaggio di Abbas in Italia
Durante la sua ultima visita a inizio novembre, Abbas aveva incontrato, oltre a Meloni, anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il pontefice Leone XIV.
Il presidente dell'Anp aveva ribadito la necessità di consolidare il cessate il fuoco e di avviare la stabilizzazione e la ricostruzione di Gaza procedendo con la piena attuazione del Piano di pace del presidente statunitense Donald Trump, anche attraverso il disarmo di Hamas, "che non potrà avere alcun ruolo nel futuro del popolo palestinese".
Nel corso del colloquio con Meloni, Abbas aveva rinnovato la richiesta all'Italia di riconoscere lo Stato di Palestina per "preservare la soluzione a due Stati" e "garantire l'indipendenza della Palestina lungo i confini del 4 giugno 1967, con Gerusalemme est come capitale".
Abu Mazen aveva anche chiesto all'Italia di continuare a "svolgere un ruolo chiave nel rafforzare la sicurezza, sostenere la ricostruzione di Gaza e coordinarsi con tutte le parti rilevanti per raggiungere una pace duratura".
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