Ucraina, negoziati Usa-Russia a Riad: positivi per Mosca e Washington che apre all'Europa

Si sono tenuti in Arabia Saudita martedì i primi colloqui tra Stati Uniti e Russia per negoziare la fine della guerra russa in Ucraina, incluso organizzare un incontro tra Donald Trump e Vladimir Putin.
I colloqui sono duranti quattro ore sono "andati bene", hanno reso noto da Mosca a fine mattinata. Un "primo passo importante" per negoziare la fine del conflitto in Ucraina ha commentato invece il Dipartimento di Stato Usa in una nota.
I due Paesi hanno hanno concordato di affrontare varie questioni che li riguardano, con l'obiettivo di normalizzare i rapporti bilaterali ed eliminare ogni "seccatura", si legge nella nota.
Le riunioni a Riad hanno coinvolto il segretario di Stato Marco Rubio, il consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz e l'inviato per il Medio Oriente Steve Witkoff.
La Federazione Russa è rappresentata invece dal ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov e dal consigliere per la politica estera del presidente russo Vladimir Putin, Yuri Ushakov. Presenti all'incontro anche il ministro degli Esteri saudita principe Faisal bin Farhan Al Saud e il consigliere per la sicurezza nazionale saudita Mosaad bin Mohammad Al-Aiban.
Russia, a Riad "conversazione seria su tutte le questioni"
È stato il primo incontro di alto livello tra i due Paesi da quando Vladimir Putin ha lanciato la sua invasione su larga scala dell'Ucraina quasi tre anni fa. Ushakov ha parlato di una "conversazione molto seria su tutte le questioni".
Stati Uniti e la Russia hanno trovato un accordo su quattro principi, ha fatto sapere Marco Rubio: ristabilire la funzionalità delle nostre rispettive missioni a Washington e Mosca; nominare squadre di negoziatori per arrivare a un conclusione del conflitto accettabile per tutte le parti coinvolte; discutere la cooperazione geopolitica ed economica futura; l'impegno ad alto livello a cotinuare in trattative produttive.
Dagli incontri si attendeva anche una data di un possibile vertice tra i presidenti Trump e Putin, ma non è stata comunicata alcuna decisione. Quanto alle ipotesi circolate di un invio di soldati internazionali in missione di pace in Ucraina, il ministro Lavrov si è opposto alla presenza di qualsiasi militare della Nato.
Gli Stati Uniti aprono a Unione europea e Ucraina
"Anche l'Europa ha imposto sanzioni" alla Russia "e quindi anche l'Europa dovrà sedersi al tavolo dei negoziati" sull'Ucraina, "ma prima di tutto dobbiamo mettere fine a questo conflitto e Trump è l'unico leader al mondo che può riuscirci", ha rassicurato il segretario di Stato Usa Marco Rubio dopo i colloqui di Riad.
Waltz ha aggiunto che gli alleati "vengono consultati quasi ogni giorno" per porre fine alla guerra che "non è nell'interesse del mondo, degli Stati Uniti e dell'Europa".
L'apertura di Rubio è importante dal momento che dalla telefonata tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e Vladimir Putin, mercoledì scorso, è seguita una settimana vorticosa di interventi e dichiarazioni sulle due sponde dell'Atlantico.
Da parte di funzionari statunitensi era emerso che Washington fosse disinteressata alle richieste di pace fondamentali dell'Ucraina - comprese le rivendicazioni territoriali e le ambizioni a lungo coltivate sull'adesione alla Nato - e che l'Ue non avrebbe avuto un posto al tavolo dei negoziati.
In risposta alla rapida evoluzione degli eventi che sta escludendo l'Europa, lunedì il presidente francese Emmanuel Macron ha convocato una riunione d'emergenza a Parigi con altri leader europei. Nonostante l'impegno a continuare il sostegno l'Ucraina, non sono riusciti ad accordarsi su garanzie di sicurezza concrete, compresa l'idea di inviare truppe di pace in prima linea.
Al vertice il premier francese Francois Bayrou ha avvertito che "la guerra può arrivare in Europa". Il ministro degli Esteri Jean-Noel Barrot ha annunciato un nuovo pacchetto a breve di sanzioni contro Mosca.
Zelensky: aprire colloqui su Ucraina a Turchia, Unione europea e Regno Unito
Da parte sua lunedì il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che è volato in Turchia, ha ribadito che Kiev non riconoscerà alcun accordo di pace stipulato senza la sua partecipazione, sottolineando che l'Ucraina non è stata messa al corrente dei colloqui a Riad.
Nonostante ricevuta da Trump dopo quella a Putin, il presidente ucraino ha detto di avere saputo dai media degli incontri di Riad, tanto da avere deciso di rimandare il viaggio in Arabia Saudita, previsto per mercoledì, al 10 marzo.
Lo ha annunciato lo stesso Zelensky in una conferenza stampa ad Ankara con il presidente turco Erdogan, che ha esortato a chiudere il conflitto e ricordato il ruolo di mediazione avuto in passato dalla Turchia, che è tra gli esclusi al pari dell'Ue dai negoziati di Riad.
Today