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Gaza, si di Israele all'ingresso di case mobili e materiale da costruzione in cambio del doppio rilascio di ostaggi

• Feb 19, 2025, 8:03 AM
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I familiari degli ostaggi israeliani detenuti a Gaza da Hamas hanno espresso felicità e dolore in vista dei prossimi rilasci previsti per giovedì e sabato.

Hamas ha annunciato che libererà sei ostaggi israeliani ancora in vita sabato e restituirà i corpi di altri quattro giovedì, accelerando a sorpresa i rilasci, apparentemente in cambio del permesso di Israele di far entrare case mobili e materiale da costruzione nella Striscia di Gaza, quasi rasi al suolo da 15 mesi di bombardamenti israeliani.

I sei sono gli ultimi ostaggi viventi che dovevano essere liberati durante la prima fase del cessate il fuoco in cambio di centinaia di palestinesi detenuti nelle prigioni israeliane.

Herut Nimrodi, madre dell'ostaggio israeliano Tamir Nimrodi, ha dichiarato di provare forti emozioni contrastanti, nonostante il figlio non faccia parte di questa prima fase dell'accordo.

"La sensazione di passare dall'essere così triste all'essere così felice, ed è tutto mescolato insieme. Non lo so. È qualcosa a cui non si sa esattamente come reagire", ha detto Nimrodi.

"Mio figlio non fa parte di questo accordo, e non ho idea se sia sopravvissuto o meno, e sono ancora appesa lì senza informazioni e ho paura di non arrivare al punto in cui potrò abbracciarlo e sentirlo di nuovo e ricominciare la nostra vita", ha aggiunto.

La "famiglia Bibas" tra i corpi restituiti

Nelle dichiarazioni preregistrate rilasciate martedì il leader di Hamas Khalil al-Hayy ha detto che tra i corpi restituiti ci saranno quelli della "famiglia Bibas" - due ragazzi e la loro madre che per molti israeliani sono diventati il simbolo della condizione di coloro che sono stati fatti prigionieri.

Israele non ha confermato la loro morte e l'ufficio del primo ministro ha invitato il pubblico a non diffondere "foto, nomi e voci" dopo l'annuncio di Hamas.

"Nelle ultime ore siamo stati in subbuglio", ha dichiarato la famiglia Bibas in una dichiarazione rilasciata martedì da un gruppo che rappresenta i parenti degli ostaggi. "Finché non riceveremo una conferma definitiva, il nostro viaggio non è finito".

Israele ha da tempo espresso grave preoccupazione per Shiri Bibas e i suoi figli, Kfir e Ariel, che Hamas ha affermato essere stati uccisi in un attacco aereo israeliano all'inizio della guerra. Il marito e padre Yarden Bibas è stato rapito separatamente e rilasciato questo mese.

Kfir, che all'epoca aveva nove mesi, era l'ostaggio più giovane preso nell'attacco di Hamas del 7 ottobre 2023.

I palestinesi continuano a sperare nella seconda fase del cessate il fuoco

Un funzionario israeliano, parlando a condizione di anonimato, ha detto che il primo ministro Benjamin Netanyahu ha accettato di permettere l'ingresso a Gaza di case mobili e materiale da costruzione, richieste da tempo, come parte degli sforzi per accelerare il rilascio degli ostaggi.

La settimana scorsa Hamas ha minacciato di bloccare il rilascio, citando proprio il rifiuto in merito di Israele tra le altre presunte violazioni della tregua.

Martedì Israele ha iniziato a consentire l'ingresso di attrezzature per la rimozione delle macerie. Due bulldozer sono stati visti mentre rimuovevano le macerie in un'area vicina al lato palestinese del valico di frontiera di Rafah.

Un autista egiziano ha dichiarato all'Associated Press che decine di bulldozer e trattori si trovavano a un altro valico in attesa del permesso israeliano di entrare.

L'attuale fase del cessate il fuoco durerà fino all'inizio di marzo e si teme la ripresa degli scontri. Le parti in conflitto devono ancora negoziare la seconda e più difficile fase, durante la quale Hamas dovrebbe rilasciare altre decine di ostaggi in cambio di un cessate il fuoco duraturo e del ritiro di Israele.

I palestinesi di Gaza hanno espresso la speranza che il cessate il fuoco regga. "Siamo stati molto pazienti e speriamo che la tregua continui, perché abbiamo assistito a morte e distruzione", ha dichiarato Raafat Azzam, residente a Jabaliya, nel nord di Gaza. "Vogliamo una tregua permanente. La nostra generazione è stata giustiziata, la giovane generazione è stata giustiziata".

Ma il governo israeliano continua a dire di voler eliminare Hamas come forza militare e di governo a Gaza. La proposta del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di allontanare definitivamente i 2 milioni di residenti di Gaza e di riqualificare il territorio, benché respinta dal mondo arabo e dai palestinesi, ha suscitato ancora più incertezza. L'Egitto sta lavorando a un contropiano per ricostruire senza spostare i palestinesi.

Il cessate il fuoco iniziato a metà gennaio ha messo in pausa i combattimenti che hanno ucciso più di 48mila palestinesi, soprattutto donne e bambini, secondo il ministero della Salute di Gaza.