Questi conduttori di telegiornali iperrealistici generati dall'intelligenza artificiale stanno ingannando internet

"Con una mossa sbalorditiva, il Canada ha dichiarato guerra agli Stati Uniti", afferma una bionda conduttrice statunitense di un notiziario, in un video che si è diffuso sui social media, da TikTok a X.
Guardando dritto nella telecamera, la giornalista continua: "Andiamo da Joe Braxton, che è in diretta al confine".
Ma chi arriva ai sette secondi del video ha più possibilità di scoprire la magagna.
"Sono al momento al confine, ma non c'è nessuna guerra", dice il reporter prima di rivelare: "Mamma, papà, so che questo può sembrare reale, ma è tutta Ai".
Sebbene i conduttori di queste clip sembrino mostrare lo stesso entusiasmo, la stessa energia e la stessa dizione di molti autentici conduttori di telegiornali, essi sono generati dall'intelligenza artificiale.
Molti di questi video sono stati creati con Veo 3, il software di generazione di video Ai di Google, che consente agli utenti di creare video avanzati di otto secondi, sincronizzando audio e clip video.
Grazie a questa tecnologia, gli utenti spingono il software a far dire cose assurde ai conduttori di fake news.
Come si fa a riconoscere che questi video sono falsi?
Alcuni indizi possono aiutare gli utenti online a capire se un video con un conduttore televisivo è reale o meno.
Un indizio rivelatore è il fatto che in questi video, molti dei "reporter" che sembrano essere sul campo hanno in mano lo stesso microfono, che riporta la dicitura generica "News".
In realtà, sebbene molti canali televisivi abbiano il termine "news" da qualche parte nel loro nome (ad esempio, BBC News, Fox News o Euronews), nessun canale si chiama semplicemente "News".
In altri casi, i loghi che compaiono sui microfoni, sui taccuini e sui vestiti dei presentatori, così come sullo sfondo e sullo schermo, sono senza senso.
L'intelligenza artificiale non è in grado di distinguere ciò che rende leggibile una serie di lettere perché si concentra principalmente sui modelli visivi piuttosto che sul significato semantico del testo. A sua volta, genera spesso testi illeggibili.
Ciò è dovuto al fatto che l'Ai lavora sulla base di un prompt, per cui se un individuo inserisce un prompt che non indica specificamente quali parole devono essere incluse nel video generato, la macchina genererà il proprio testo.
I conduttori di notiziari deepfake utilizzati dagli Stati
Negli ultimi anni un numero crescente di canali televisivi autentici ha sperimentato l'uso di conduttori di notizie Ai, sia attraverso presentatori completamente generati dall'intelligenza artificiale, sia chiedendo a persone reali di autorizzare la loro immagine o voce.
In ottobre, una stazione radio polacca ha suscitato polemiche dopo aver licenziato i suoi giornalisti sostituendoli con "presentatori" Ai.
Tuttavia, anche attori statali hanno utilizzato i conduttori artificiali per diffondere la propaganda.
Ad esempio, in un rapporto pubblicato nel 2023, la società di analisi dell'intelligenza artificiale Graphika ha rivelato che un'emittente fittizia chiamata "Wolf News" ha promosso gli interessi del Partito Comunista Cinese attraverso video diffusi sui social media, presentati da presentatori generati dall'intelligenza artificiale.
Quando i conduttori Ai aggirano la censura repressiva nelle dittature
Sebbene i conduttori Ai possano aumentare la diffusione di fake news e disinformazione, in alcuni casi possono liberare i giornalisti che vivono in regimi repressivi dai pericoli dell'esposizione pubblica.
Nel luglio 2024, il presidente venezuelano Nicolas Maduro è stato rieletto in un'elezione duramente contestata, inficiata da frodi elettorali, secondo numerosi osservatori internazionali.
Dopo la sua rielezione, Maduro - al potere dal 2013 - ha dato un ulteriore giro di vite alla stampa, mettendo in pericolo giornalisti e operatori dei media.
Per reagire, i giornalisti hanno lanciato Operación Retuit (Operazione ReTweet) nell'agosto 2024.
In una serie di 15 video in stile social media, una donna e un uomo generati dall'intelligenza artificiale e chiamati "Bestie" e "Buddy" riferiscono sulla situazione politica del Venezuela, condividendo fatti e fonti.
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