Belgio, un tribunale vieta il transito di materiale militare verso Israele

Il Tribunale di primo grado di Bruxelles non solo ha ordinato al governo fiammingo di bloccare un container di equipaggiamento militare nel porto di Anversa, ma ha anche vietato qualsiasi futuro transito di equipaggiamento militare verso Israele.

Il giudice ha anche imposto una multa di 50mila euro per ogni spedizione di armi inviata a Israele. Quattro associazioni fiamminghe, tra cui Vredesactie (Azione per la pace), hanno presentato la denuncia a giugno.

"I container contenevano pallet di cuscinetti a rulli conici, utilizzati nei carri armati e nei veicoli blindati. Vengono spediti specificamente a una società chiamata Ashot Ashkelon ad Ashdod in Israele, che è un fornitore esclusivo dell'esercito israeliano di carri armati Merkava, utilizzati a Gaza nel genocidio", ha dichiarato a Euronews Lichen Ullmann, responsabile del movimento Vredesactie .

Scarso controllo sulle esportazioni di armi da parte del governo fiammingo

Le regioni belghe sono responsabili del controllo del transito delle armi e dei loro componenti. Il Belgio ha vietato le esportazioni di armi verso Israele dal 2009. Ma l'udienza ha rivelato che il governo fiammingo controllava le armi solo quando le compagnie di trasporto lo richiedevano.

La Convenzione sul genocidio, le Convenzioni di Ginevra e il Trattato sul commercio delle armi vietano ai Paesi di esportare attrezzature militari che potrebbero essere utilizzate per commettere crimini di guerra o genocidi.

A luglio il giudice ha concluso che le Fiandre hanno violato i loro obblighi.

"Il giudice ha fatto riferimento alla Convenzione di Ginevra, al Trattato sul commercio delle armi e all'attuale decreto sulle armi, in vigore anche nelle Fiandre. C'è quindi una base molto ampia per questo caso ed è stata confermata da tutte le parti, compreso il divieto sul container specifico, ma anche su tutte le altre spedizioni di attrezzature militari a Israele che potrebbero essere potenzialmente utilizzate per il genocidio", ha dichiarato Ullmann.

Contattato da Euronews, il governo fiammingo, che può ancora fare ricorso, non ha risposto alle nostre domande.