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Le agenzie dell'Ue cercano di combattere l'epatite virale nelle carceri europee

• Aug 8, 2025, 8:01 PM
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Le agenzie dell'Unione europea per la prevenzione delle malattie e delle droghe hanno lanciato insieme un kit di strumenti per sostenere gli sforzi per eliminare l'epatite virale nelle carceri europee.

L'iniziativa del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie e dell'Agenzia europea per le droghe sostiene l'obiettivo dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) di eliminare l'epatite virale come minaccia per la salute pubblica entro il 2030.

Pubblicata in vista della giornata della Giustizia dei detenuti (10 agosto), la guida mira a sostenere la prevenzione e la cura dell'epatite B e C nelle carceri di tutta Europa. È destinata principalmente ai professionisti che lavorano nei servizi sanitari carcerari e fornisce informazioni su come impostare gli interventi per prevenire e controllare l'epatite virale in questi ambienti.

Alto rischio di infezione da epatite B e C nelle prigioni europee

Secondo la Commissione europea, nel 2023 il numero di detenuti nell'Ue era di circa 499mila, pari a 111 detenuti ogni 100mila abitanti, con un aumento del 3,2 per cento rispetto al 2022.

Nell'Ue la prevalenza dell'epatite B e C è più alta tra alcune popolazioni, tra cui i migranti, le persone che si iniettano droghe, gli uomini che hanno rapporti sessuali con altri uomini, i lavoratori del sesso e le persone in carcere.

Secondo le agenzie, le carceri sono un ambiente ad alto rischio per la trasmissione dell'epatite B e C, poiché la popolazione carceraria e le persone che si iniettano droghe spesso si sovrappongono. "L'incarcerazione e l'uso di droghe sono quindi interconnessi e comportano un aumento del rischio di infezione da malattie trasmissibili", si legge nel toolkit.

La scarsità di accesso a strumenti puliti per l'iniezione nella maggior parte delle carceri aumenta ulteriormente il rischio, non solo per l'uso di droghe ma anche per i tatuaggi e i piercing sul corpo.

L'epatite B e l'epatite C sono le principali cause di cirrosi, cancro al fegato, trapianto di fegato e decessi correlati al fegato.

Quasi venti milioni le persone in Europa affette da epatite B o C

L'Oms stima che 10,6 milioni di persone in Europa siano affette da epatite B cronica e 8,6 milioni da epatite C cronica, la maggior parte delle quali non è stata diagnosticata.

Entrambe le agenzie sottolineano le sfide uniche che si presentano nell'affrontare questo problema nel contesto carcerario, tra cui risorse insufficienti, mancanza di formazione e sistemi di sorveglianza e monitoraggio della salute pubblica poco sviluppati, tutti fattori che possono ostacolare l'attuazione delle raccomandazioni.

Inoltre, sottolineano la necessità di affrontare queste infezioni non solo per migliorare i risultati di salute individuali dei detenuti, ma anche per ridurre la trasmissione all'interno delle carceri e nella comunità più ampia al momento del rilascio.