...

Logo Pasino du Havre - Casino-Hôtel - Spa
in partnership with
Logo Nextory

Caldo record in Europa a luglio 2025: ondate di calore e rischio superamento limite 1,5°C

• Aug 11, 2025, 2:32 PM
4 min de lecture
1

Le numerose ondate di calore che hanno colpito gran parte dell’Europa nelle prime settimane dell’estate 2025 confermano le previsioni del servizio climatico dell’Unione Europea Copernicus.

Secondo il bollettino climatico di luglio 2025, appena pubblicato, il mese scorso è stato il quarto luglio più caldo mai registrato in Europa, con una temperatura media di 21,12°C: ben +1,30°C rispetto alla media di luglio del periodo 1991-2020.

"Come spesso accade in Europa, si sono registrati forti contrasti regionali" spiega Julien Nicolas, scienziato senior di Copernicus. L’inizio del mese è stato segnato da un caldo anomalo in gran parte del continente, soprattutto nell’Europa occidentale. Con l’avanzare di luglio, però, le temperature si sono abbassate e le condizioni sono diventate più umide nelle zone centrali e occidentali.

Al contrario, la Scandinavia ha vissuto un’estate eccezionalmente calda, con temperature che hanno superato i 30°C per diverse settimane, un evento considerato insolito a quelle latitudini. In Turchia, invece, si sono raggiunti i 50°C, un valore record che evidenzia l’intensità dell’ondata di calore estremo.

Trend globale e Accordo di Parigi

A livello globale, luglio 2025 è stato di +1,25°C rispetto alla media preindustriale (1850-1900). Negli ultimi 25 mesi, in 21 casi, la temperatura media globale ha superato la soglia di +1,5°C fissata dall’Accordo di Parigi.

Questo ha portato molti a chiedersi se l’obiettivo principale dell’accordo — limitare il riscaldamento globale a lungo termine sotto 1,5°C — sia già stato fallito. Nicolas chiarisce che la soglia viene considerata “superata” solo quando questo livello si mantiene per una media di 20 anni, un periodo sufficiente per attenuare le fluttuazioni naturali del clima.

Secondo i modelli climatici di Copernicus, il limite potrebbe essere raggiunto già nel 2030. "Non ci siamo ancora, ma mancano pochi anni" avverte lo scienziato.

Fine temporanea della striscia di record, ma trend in crescita

Gli ultimi dati indicano che la recente sequenza di record globali si è interrotta a luglio, con un valore di “appena” +1,25°C sopra la media preindustriale. Tuttavia, gli esperti sottolineano che si tratta solo di una pausa momentanea dovuta a cicli naturali, mentre la tendenza al riscaldamento a lungo termine continua a causa dell’accumulo di gas serra nell’atmosfera.

"Il cambiamento climatico non si è fermato" ribadisce Nicolas. Anzi, gli impatti diventano sempre più evidenti in Europa: in Romania si sono verificate inondazioni improvvise e letali, mentre in Italia le spiagge sono state colpite da ondate di caldo estremo con vittime.

Effetti catastrofici già in corso

Gli scienziati ricordano che eventi climatici estremi come questi non sono una novità: si registrano da anni e includono scioglimento dei ghiacciai, innalzamento del livello del mare, incendi boschivi e crisi idriche. Ciò che cambia oggi è la loro frequenza e intensità, amplificate dal riscaldamento globale.

Ogni incremento di temperatura, anche di pochi decimi di grado, aumenta il rischio e la gravità di questi eventi. Per questo motivo, gli esperti insistono sull’urgenza di ridurre le emissioni di CO2 a livello globale, anche qualora la soglia di +1,5°C venisse oltrepassata.

Controversie sulle strategie dell’Ue

In questo contesto, diverse organizzazioni ambientaliste e accademiche hanno espresso preoccupazione per la recente proposta della Commissione europea di consentire compensazioni internazionali di carbonio per raggiungere gli obiettivi climatici Ue 2040.

Secondo i critici, affidarsi a progetti di riduzione delle emissioni fuori dai confini europei rischia di diventare un modo per esternalizzare la responsabilità, riducendo la pressione per azioni concrete e immediate all’interno dell’Ue.

Ogni frazione di grado conta

Come ricorda Nicolas, "ogni frazione di grado in meno significa meno impatti catastrofici". Anche se il limite dell’Accordo di Parigi venisse superato, resterebbe essenziale agire per rallentare il riscaldamento. Le politiche di riduzione delle emissioni, il passaggio alle energie rinnovabili e la protezione degli ecosistemi sono passi indispensabili per evitare gli scenari peggiori.

Con l’avvicinarsi del 2030, la finestra per mantenere il riscaldamento globale entro limiti gestibili si restringe rapidamente. E come conferma il luglio 2025, la crisi climatica non è una minaccia futura, ma una realtà che sta già cambiando il volto dell’Europa e del pianeta.


Today

Fact-checking: la Russia afferma che l'Ucraina sta bloccando lo scambio di prigionieri
• 1:02 PM
2 min
Il ministero degli esteri russo e attori e media affiliati al Cremlino hanno diffuso l'affermazione secondo la quale Kiev non vorrebbe riprendersi mille prigionieri ucraini. Non ci sono prove a sostegno di questa tesi, che ricalca i segni tipici della pro
Read the article
L'UE può essere leader in materia di clima pur rafforzando la sua competitività economica?
• 1:01 PM
6 min
La recente proposta della Commissione europea di fissare un obiettivo di riduzione delle emissioni del 90% entro il 2040 rispetto ai livelli del 1990 sta ricevendo critiche da parte di legislatori europei, Stati membri e ambientalisti.<div class="small-12
Read the article
Madrid ordina alla città di Jumilla di revocare il divieto di incontri religiosi nei centri sportivi
• 10:32 AM
3 min
Il divieto, che riguarda i musulmani che celebrano le festività religiose nei centri sportivi della città sudorientale di Jumilla, è stato impugnato da Madrid<div class="small-12 column text-center article__button"><a href="https://it.euronews.com/2025/08
Read the article
26 Paesi dell'UE rilasciano dichiarazione a sostegno di Kiev in vista dei colloqui in Alaska, senza l'Ungheria
• 6:38 AM
2 min
Secondo una fonte dell'UE, l'Ungheria si è opposta all'idea di rilasciare una dichiarazione congiunta prima dei cruciali colloqui in Alaska tra Trump e Putin<div class="small-12 column text-center article__button"><a href="https://it.euronews.com/my-europ
Read the article
Stati Uniti e Russia si preparano ai colloqui in Alaska, l'Europa resta a guardare
• 4:31 AM
4 min
Secondo quanto hanno dichiarato gli esperti a Euronews, finché l'Europa non sarà in grado di difendersi da sola non sarà invitata a un dialogo tra grandi potenze<div class="small-12 column text-center article__button"><a href="https://it.euronews.com/my-e
Read the article