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Borrell: via libera a 1,4 miliardi di euro di aiuti all'Ucraina dagli asset russi

• Jun 24, 2024, 5:28 PM
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L'Unione Europea invierà 1,4 miliardi di euro di aiuti all'Ucraina: dopo mesi di discussioni, lunedì i ministri degli Esteri dell'Ue hanno siglato un accordo che aggira il veto dell'Ungheria, assente al voto.

"Se uno Stato membro non ha partecipato alla decisione di usare questi beni, non ha diritto di partecipare alla decisione di come allocarli", ha dichiarato l'Alto rappresentante Ue per la politica estera Josep Borrell nella conferenza stampa al termine del Consiglio Esteri a Lussemburgo.

I beni russi "saranno utilizzati nel modo più sicuro possibile a beneficio dell'Ucraina. 1,4 miliardi saranno disponibili nel corso del mese prossimo e un altro miliardo entro la fine dell'anno", ha precisato Borrell. Questi saranno assegnati all'Ucraina ma per questi tre scopi, munizioni di difesa aerea e supporto dell'industria ucraina, superando o aggirando questa difficoltà strutturale che abbiamo avuto l'ultimo anno".

European Peace Facility, resta il veto di Budapest

Resta invece il no di Budapest all'uso dei fondi, circa 6 miliardi di euro, dello European Peace Facility, lo strumento fuori bilancio che l'Ue usa per finanziare gli aiuti militari a Kiev.

La Russia di Vladimir Putin, ha aggiunto Borrell, attacca l'Ucraina per "dimostrare che è vulnerabile", ma l'Ue deve "dimostrare" che è pronta ad aiutare Kiev.

A Lussemburgo i ministri degli Esteri dell'Ue hanno chiesto anche di rinnovare gli sforzi per un cessate il fuoco a Gaza, tre settimane dopo una proposta dell'amministrazione Biden per il rilascio degli ostaggi israeliani in cambio di una tregua.

Borell ha denunciato che fornire assistenza umanitaria significativa all'interno di Gaza è diventato quasi impossibile e che la gente sta morendo di fame.

Micheal Martin, ministro degli Esteri dell'Irlanda (uno dei Paesi che di recente ha riconosciuto lo Stato di Palestinese) ha sottolineato ai colleghi alcune delle violazioni internazionali che si stanno verificando nella Striscia

"È chiaro che Israele sta violando il diritto umanitario internazionale su base sistemica", ha detto Martin citando il caso del palestinese ferito e legato alla jeep dai militari isreliani, "tutto questo deve finire, abbiamo bisogno del rilascio degli ostaggi e di un cessate il fuoco umanitario".

Le Nazioni Unite lamentano che non sono ancora ammessi nella Striscia abbastanza camioni di aiuti e che a volte questi vengono attaccati dagli ultranazionalisti israeliani o saccheggiati una volta dentro Gaza prima di raggiungere gli obiettivi designati.