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Accordo siglato dai negoziatori per Costa, von der Leyen e Kallas ai vertici Ue

• Jun 25, 2024, 2:04 PM
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Sei leader europei, in qualità di negoziatori dei principali partiti di centro, hanno siglato un accordo preliminare per l'assegnazione delle posizioni di vertice dell'Unione Europea. La notizia è stata riportata dall'agenzia di stampa tedesca Dpa e confermata a Euronews da fonti diplomatiche.

L'accordo sancisce nei ruoli più importanti dell'Unione i tre candidati dati come più probabili sin dal 10 giugno: Ursula von der Leyen alla presidenza della Commissione europea, l'ex primo ministro portoghese António Costa alla presidenza del Consiglio europeo e la premier estone Kaja Kallas all'incarico di Alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza.

Il pacchetto era già stato definito la settimana scorsa durante una riunione informale dei leader dell'Ue, ma è stato finalizzato in una telefonata martedì tra i negoziatori: il premier polacco Donald Tusk, il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il premier spagnolo Pedro Sánchez, il presidente francese Emmanuel Macron e l'ex premier olandese Mark Rutte.

Maggioranza Ppe, S&D, Renew per l'Ue: no a mandato condiviso per il Consiglio

Tusk e Mitsotakis rappresentano il Partito Popolare Europeo (Ppe) di centro-destra, Sholz e Sánchez i Socialisti e Democratici (S&D), Macron e Rutte il gruppo liberale Renew Europe.

L'accordo indica che i tre partiti abbiano raggiunto un'intesa anche per formare una maggioranza che sostenga il secondo mandato all'esecutivo europeo di von der Leyen.

"I negoziatori dei tre gruppi politici hanno raggiunto un consenso su una posizione comune in conformità con i Trattati", ha dichiarato a Euronews un diplomatico europeo, confermando i nomi.

In una riunione informale della scorsa settimana, il Ppe aveva colto di sorpresa i socialisti chiedendo di avere la presidenza del Consiglio europeo dopo che Costa avrà completato un mandato di due anni e mezzo.

Secondo quanto appreso da Euronews, questa richiesta è stata ritirata aprendo a cinque anni alla guida del Consiglio per il leader socialista portoghese.

Nomine Ue da confermare al Consiglio Europeo del 27-28 giugno

La selezione dei vertici deve essere ratificata all'unanimità dei 27 leader in un vertice che si terrà giovedì e venerdì, durante il quale verrà anche approvata l'Agenda strategica per i prossimi cinque anni.

La premier italiana Giorgia Meloni, quello ceco Peter Fiala e l'ungherese Viktor Orbán, che non fanno parte della coalizione centrista, si sono già lamentati del modo in cui i tre gruppi hanno negoziato i posti di vertice, rivendicando una vittoria della destra alle ultime elezione europee.

"L'accordo che il Ppe ha fatto con la sinistra e i liberali va contro tutto ciò su cui si basa l'Ue. Invece di includere, semina la divisione", ha dichiarato martedì Orbán.

La decisione sulle nomine si prende a maggioranza qualificata, il che significa che non si applicano i veti nazionali. Tuttavia, il peso del gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei (Ecr) e della sua presidente Giorgia Meloni in seno al Consiglio europeo potrebbe essere un fattore nei negoziati faccia a faccia di giovedì e rallentare l'annuncio finale.

Se alla fine saranno nominati, von der Leyen e Kallas dovranno comunque sottoporsi a un'audizione del Parlamento europeo, mentre Costa, ex primo ministro del Portogallo, sarà eletto dai suoi ex colleghi.