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Guerra Russia-Ucraina, droni colpiscono Toropets e varie regioni russe: raid a Kiev e Sumy

• Sep 18, 2024, 10:39 AM
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Decine di droni ucraini hanno colpito un deposito di missili e munizioni a Toropets, nella regione di Tver, a circa 400 km a nord-ovest di Mosca, provocando un incendio che secondo il governatore regionale ha motivato un'evacuazione parziale degli 11mila residenti della città.

L'attacco è stato condotto dal Servizio di sicurezza ucraino, insieme alle forze di intelligence e speciali secondo un funzionario della sicurezza di Kiev interpellato dall'Associated Press.

La sortita, all'interno di un'offensiva in entrambe le direzioni con droni e missili nella notte tra martedì e mercoledì, è significativa perché contro un obiettivo situato a oltre 500 chilometri dal confine ucraino e per l'eliminazione di risorse militari strategiche.

Le esplosioni sono state tali da essere rilevate dai satelliti della Nasa e da avere provocato tremori con una magnitudo di quasi 3 gradi.

L'Ucraina ha compiuto raid con 54 droni contro altre zone in territorio russo, soprattutto nella regione di Kursk, teatro di un'offensiva da inizio di agosto. In una nota il ministero della Difesa russo ha dichiarato che 27 droni sono stati distrutti nel Kursk, gli altri nelle regioni di Bryansk, Smolensk, Belgorod (dove si sono registrati alcuni feriti) e Oriol.

Le forze militari russe hanno bombardato invece posizioni ucraine sulla riva destra del fiume Dnipro nella regione di Kherson a Urozhaine, Stepnoe e Novorayskoye, secondo quanto riferito dal ministero della Difesa russo.

Sono stati colpiti anche impianti energetici nel nord dell'Ucraina, a Sumy, utilizzando droni Shahed, alcuni dei quali intercettati secondo le autorità locali. La Difesa ucraina ha dichiarato di avere abbattuto in totale di 46 droni russi su un totale di 52 lanciati nella notte tra martedì e mercoledì, con allarmi anti-aerei risuonati anche alla periferia di Kiev.

Cremlino, la Nato non sottovaluti avvertimenti di Putin

Il permesso all'Ucraina da parte della Nato di usare armi occidentali per attaccare la Russia è "provocatoria e pericolosa" in quanto "ignora le parole del presidente russo, Vladimir Putin, sulle conseguenze di una decisione positiva in merito", ha dichiarato in una conferenza stampa mercoledì il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov.

Peskov ha commentato un'intervista al segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, al The Times pubblicata martedì.

Stoltenberg, che verrà rimpiazzato a breve dall'ex premier olandese Mark Rutte, ha affermato che consentire all'Ucraina di utilizzare armi occidentali a lungo raggio per colpire la Russia "non sarà una decisione che porterà all'ulteriore escalation della situazione", avvertendo del rischio che Mosca "stia appaltando il suo futuro a Pechino" il cui aiuto è "decisivo" e "sta consentendo" la guerra in Ucraina.