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Il Portogallo brucia ancora, Guterres (Onu): "Colpa del cambiamento climatico"

• Sep 19, 2024, 7:47 AM
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Gli incendi che tengono in allerta da giorni il Portogallo non sono stati ancora controllati, al punto da impegnare ancora circa 4mila vigili del fuoco su una novantina di roghi, secondo la Protezione civile locale.

Le fiamme sembrano essere state domate in due località del nord del Paese, a Oliveira de Azeméis e Albergaria-a-Velha, per quanto l'incendio di Pessegueiro do Vouga sia ancora attivo e richieda più di 500 operatori sul campo.

La situazione peggiore è a Castro Daire dove le fiamme tengono in scacco pompieri e soccorritori. Secondo la Protezione Civile vi sono dispiegati 426 operatori e altri 230 nella località di Arouca, nel distretto di Aveiro, dove è bruciato un quarto delle passerelle di legno che consentono l'accesso al santuario naturalistico intorno al fiume Paiva.

Temperature in calo questo giovedì

Per questo giovedì, l'Istituto Portoghese per il Mare e l'Atmosfera prevede un calo delle temperature massime con possibili piogge nel pomeriggio e una riduzione del vento, condizioni climatiche che dovrebbero favorire lo spegnimento degli incendi.

Nonostante ciò il comune di Penela, nel distretto centrale di Coimbra, ha deciso di mantere lo stato di massima allerta e così altri comuni nei distretti di Santarém, Coimbra, Leiria, Castelo Branco, Portalegre, Guarda, Braga, Viana do Castelo, Porto, Vila Real, Viseu, Bragança e Faro.

La crisi climatica è "un fattore moltiplicatore di queste tragedie"

"È assolutamente chiaro che l'aggravarsi degli incendi in Portogallo, delle inondazioni in Europa centrale e orientale, di quelle in Nigeria, hanno una relazione diretta con l'aggravarsi della crisi climatica", ha dichiarato il segretario generale delle Nazioni Unite, il portoghese António Guterres.

Guterres ha anche sottolineato la necessità di un'azione climatica urgente.

Secondo il sistema europeo Copernicus, da domenica sono bruciati nel Portogallo continentale più di 106mila ettari di terreno, soprattutto nel nord e nel centro del Paese.

Il bilancio attuale è di sette morti e 150 feriti. Tra questi c'è un vigile del fuoco, João Silva, deceduto domenica a Oliveira de Azeméis. Mercoledì ai suoi funerali erano presenti il presidente della Repubblica, Marcelo Rebelo de Sousa, e il ministro degli Affari Interni, Margarida Blasco.