Kosovo: ministro della Giustizia danese visita il carcere di Gjilan, in arrivo 300 detenuti dalla Danimarca
Il ministro della Giustizia danese Peter Hummelgaard ha visitato il centro di detenzione a Gjilan nel sud-est del Kosovo dove il Paese intende inviare fino a 300 detenuti per il sovraffollamento del sistema carcerario danese.
In un colloquio con la sua controparte kosovara Albulena Haxhiu, Hummelgaard ha elogiato quella che ha definito una "proficua cooperazione" tra i due Paesi.
"Siamo venuti in Kosovo con la necessità di aiutare l'utilizzo della capacità in eccesso nelle strutture carcerarie e di detenzione kosovare. E questo è un grande aiuto per la Danimarca in un momento in cui i servizi penitenziari e di libertà vigilata sono sotto pressione nel Paese", ha dichiarato il ministro della Giustizia danese.
L'accordo trovato nel 2021, è stato firmato nel 2023 e approvato dal Parlamento del Kosovo a maggio 2024.
Secondo i dati ufficiali nel 2021 la popolazione carceraria danese è cresciuta del 19 per cento dal 2015, raggiungendo più di 4mila detenuti all'inizio dell'anno e superando il 100 per cento della capacità.
Cosa prevede il patto tra Danimarca e Kosovo
Il patto prevede che Pristina affitti 300 celle del carcere di Gjilan a Copenaghen, che sarà responsabile dei lavori di ristrutturazione e ammodernamento per allineare la struttura agli standard danesi, in un accordo che vale per il Kosovo 210 milioni di euro in dieci anni.
Le celle saranno utilizzate solo per i cittadini stranieri condannati per crimini in Danimarca con l'obbligo di essere espulsi dopo aver scontato la pena.
Il direttore del Servizio penitenziario del Kosovo, Ismail Dibrani, ha dichiarato che i detenuti inviati dalla Danimarca avranno la possibilità di svolgere laboratori e lavorare nel centro di Gjilan dopo che gli investimenti danesi saranno stati effettuati.
Le critiche delle organizzazione per i diritti umani contro l'accordo
La decisione di trasferire i detenuti in Kosovo ha sollevato preoccupazioni tra le organizzazioni per i diritti umani.
"Ci sono state accuse credibili di abusi in passato. Questo non significa che accadrà (in Kosovo), ma c'è sicuramente un rischio maggiore rispetto a quello che avrebbero corso se fossero stati in una prigione danese", ha dichiarato Therese Rytter, direttore legale del gruppo danese per i diritti umani Dignity.
In un rapporto del 2023 il Dipartimento di Stato americano ha dichiarato che sebbene le carceri del Kosovo soddisfino alcuni standard internazionali, la violenza tra i detenuti, la corruzione e il trattamento inadeguato delle persone con disabilità mentali sono problemi persistenti.
In un altro rapporto pubblicato nello stesso anno, il Comitato delle Nazioni Unite contro la tortura si è detto preoccupato per l'accesso di chi sta scontando una pena all'assistenza sanitaria e alle visite dei familiari.
L'accordo tra Copenaghen e Pristina è simile a quello firmato l'anno scorso tra l'Albania e il Regno Unito, secondo cui centinaia di detenuti albanesi sono stati inviati nelle carceri del Paese in cambio del sostegno britannico alla modernizzazione del sistema carcerario albanese.
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