Papa Francesco in Belgio: "Abusi sessuali una vergogna per la Chiesa, chiediamo perdono"
"Penso alle drammatiche vicende degli abusi sui minori, una piaga che la Chiesa sta affrontando con decisione e fermezza, ascoltando e accompagnando le persone ferite e attuando in tutto il mondo un capillare programma di prevenzione". Queste le parole di papa Francesco nel suo primo discorso alle autorità e alla società civile in Belgio, durante il secondo giorno della sua visita ufficiale.
Al Castello di Laeken di Bruxelles, il Pontefice ha incontrato il re Filippo e la regina Mathilde. Francesco ha subito voluto affrontare la questione degli abusi da parte del clero, che in Belgio è stata particolarmente drammatica.
"Fratelli e sorelle, questa è la vergogna. La vergogna che oggi tutti noi dobbiamo prendere in mano e chiedere perdono e risolvere il problema: la vergogna degli abusi, degli abusi minorili", ha proseguito Bregoglio.
Francesco ha riconosciuto che la Chiesa sa di essere allo stesso tempo "fragile, santa e peccatrice" e "mancante nei suoi membri". "In questa perenne coesistenza di santità e peccato, di luce e ombra vive la Chiesa, con esiti spesso di grande generosità e splendida dedizione, e a volte purtroppo con l'emergere di dolorose contro-testimonianze", ha ammesso il papa.
Un altro argomento molto sentito: le "adozioni forzate"
Bergoglio si è detto anche rattristato dalle "adozioni forzate", una pratica che tra gli anni '50 e '70 del secolo scorso è stata attuata spesso con la complicità della Chiesa belga: "In quelle spinose storie si mescolò l'amaro frutto di un reato e di un crimine con ciò che era purtroppo l'esito di una mentalità diffusa in tutti gli strati della società, tanto che quanti agivano in base a essa ritenevano in coscienza di compiere il bene, sia del bambino sia della madre".
"Spesso la famiglia e altri attori sociali, compresa la Chiesa, hanno pensato che per togliere lo stigma negativo, che purtroppo a quei tempi colpiva la madre non sposata, fosse preferibile per il bene di entrambi, madre e bambino, che quest'ultimo venisse adottato", ha detto papa Francesco, "Ci furono persino casi nei quali ad alcune donne non venne data la possibilità di scegliere se tenere il bambino o darlo in adozione".
Sulla questione si era espresso in precedenza anche il primo ministro del Belgio Alexander De Croo. "Non possiamo ignorare le ferite dolorose che esistono all'interno della comunità cattolica e della società in generale. I numerosi casi di violenza sessuale e adozioni forzate hanno gravemente danneggiato la fiducia".
"Quando qualcosa va storto, non possiamo accettare che la questione venga messa a tacere. Questo è dannoso per il prezioso lavoro di tutti. Oggi le parole non bastano più. Sono necessarie misure concrete", ha sottolineato il premier, "Le vittime devono essere ascoltate. Devono essere al centro. Hanno diritto alla verità. Le atrocità devono essere riconosciute. E giustizia deve essere fatta. Questo non è solo un obbligo morale, ma è anche un passo necessario per riconquistare la fiducia. La dignità umana deve avere la precedenza sugli interessi dell'istituzione. Per poter guardare di nuovo al futuro, la Chiesa deve fare i conti con il suo passato", ha concluso.
Papa Francesco: "Belgio, ponte di pace"
Bergoglio ha anche rivolto qualche parola al Belgio e alla sua tradizione multiculturale di integrazione, scrivendo così sul Libro d'Onore: "Con animo grato visito il Belgio, segno e ponte di pace, dove culture, lingue e popoli diversi convivono nel rispetto reciproco. Che Dio benedica il Belgio".
"Si direbbe che il Belgio sia un ponte: tra il continente e le isole britanniche, tra l'area di matrice germanica e quella francofona, tra il sud e il nord dell'Europa", ha sottolineato il Pontefice, "Un ponte indispensabile per costruire la pace e ripudiare la guerra".
"L'Europa ha bisogno del Belgio per portare avanti il cammino di pace e di fraternità tra i popoli che la compongono. Questo Paese ricorda a tutti gli altri che, quando sulla base delle più varie e insostenibili scuse si comincia a non rispettare più confini e trattati e si lascia alle armi il diritto di creare il diritto, sovvertendo quello vigente, si scoperchia il vaso di Pandora e tutti i venti incominciano a soffiare violenti, squassando la casa e minacciando di distruggerla", ha spiegato il Pontefice.
Bergoglio ha infine invitato a "sconfiggere l'inverno demografico e l'inferno della guerra".
Dopo l'incontro, papa Francesco ha visitato a sorpresa (non era in programma) anche la Home Saint-Joseph di Bruxelles, una casa di carità per anziani malati e poveri.
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