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Ue divisa e cauta sull'escalation in Libano, solo un appello alla moderazione

• Sep 30, 2024, 6:41 PM
4 min de lecture
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I ministri degli Esteri dell'Unione europea hanno chiesto un "immediato cessate il fuoco" tra Hezbollah e Israele, in seguito alla notizia che Israele ha lanciato i suoi raid in Libano in vista di un'imminente invasione di terra.

"La sovranità di Israele e del Libano deve essere garantita e qualsiasi ulteriore intervento militare aggraverebbe drammaticamente la situazione e deve essere evitato", ha dichiarato il capo diplomatico dell'Ue, Josep Borrell, in una nota a seguito dei colloqui d'emergenza tra i ministri degli Esteri del blocco.

Siamo molto preoccupati per il rischio di un'ulteriore escalation del conflitto in tutta la regione ed esortiamo tutte le parti della regione a dare prova di moderazione nell'interesse della de-escalation
Josep Borrell
Capo diplomatico dell'Unione europea

"Le armi dovrebbero ora tacere e la voce della diplomazia dovrebbe parlare ed essere ascoltata da tutti", ha aggiunto Borrell.

Parlando in Libano lunedì, il ministro degli Esteri francese Jean-Noël Barrot ha esortato Israele ad "astenersi da qualsiasi incursione di terra e a smettere i raid", invitando anche Hezbollah a fare lo stesso.

Nessuna decisione, solo un appello alla distensione

La riunione ministeriale dell'Ue, che si è svolta in videochiamata, è stata informale: questo significa che non sono state prese decisioni in merito alla risposta del blocco all'escalation delle ostilità. Le profonde divisioni tra le posizioni dei Paesi dell'Ue sul conflitto che sta coinvolgendo il Medio Oriente dallo scoppio della guerra a Gaza lo scorso ottobre hanno indebolito il peso diplomatico del blocco nella regione.

Le dichiarazioni della diplomazia Ue sono giunte poche ore dopo che il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha detto che la "prossima fase" della guerra di Israele contro Hezbollah "inizierà presto" e ha informato le truppe di stanza vicino al confine libanese nel nord di Israele.

Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha deciso di riunire il gabinetto di sicurezza.

Nella notte di domenica, gli attacchi israeliani hanno preso di mira il cuore della capitale libanese Beirut per la prima volta dal 7 ottobre, spingendo la comunità internazionale ad affannarsi per evitare un'ulteriore estensione del conflitto.

Questo ha fatto seguito a sette giorni consecutivi di attacchi aerei sul Libano, durante i quali sono stati assassinati alcuni alti funzionari di Hezbollah, tra cui il suo leader Hassan Nasrallah. Israele ha anche intensificato gli attacchi contro altri militanti sostenuti dall'Iran, uccidendo il leader di Hamas in Libano e colpendo i militanti Houthi in Yemen.

L'Ue esprime sostegno al fragile governo libanese

Borrell ha inoltre ribadito l'impegno dell'Ue a sostenere le autorità libanesi e ha sottolineato gli sforzi in corso per fornire aiuti umanitari fondamentali ai cittadini.

Gli attacchi mirati ai leader di Hezbollah e alle infrastrutture nelle aree civili hanno spinto un milione di persone in Libano a fuggire dalle proprie case, mentre si stima che circa 100.000 abbiano cercato rifugio nella vicina Siria.

Lunedì, la Commissione europea ha anche stanziato 10 milioni di euro in aiuti umanitari supplementari al Libano per aiutare le persone colpite dall'escalation. Domenica sono state consegnate medicine e attrezzature mediche messe a disposizione nell'ambito del meccanismo di protezione civile dell'Ue.

L'aggravarsi della crisi economica, la fragilità del governo e la presenza di Hezbollah sul territorio libanese hanno reso il Libano vulnerabile all'instabilità che attanaglia la regione dal 7 ottobre.

I leader dell'Ue si erano già impegnati ad aprile ad approfondire l'impegno con il Libano, temendo un'escalation. "L'Ue deve impegnarsi collettivamente per preservare le istituzioni statali libanesi che rischiano di crollare", ha dichiarato Borrell, aggiungendo che l'elezione di un presidente libanese è fondamentale per sostenere la stabilità del Paese.