"Non può essere tollerato": i leader europei condannano l'attacco iraniano a Israele
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen è tra i numerosi leader europei che condannano fermamente l'attacco missilistico di lunedì sera dell'Iran contro Israele. Il raid minaccia di destabilizzare il Medio Oriente e di gettare la regione in una guerra totale.
"Esorto tutte le parti a proteggere la vita di civili innocenti", ha dichiarato von der Leyen in una dichiarazione diffusa martedì.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha giurato di reagire all'aggressione di Teheran, che ha sparato circa 180 missili balistici su Israele durante la notte. In un video postato sulla piattaforma di social media X, Netanyahu ha dichiarato che "l'Iran ha commesso un grosso errore e pagherà per questo".
L'attacco iraniano segue i bombardamenti dell'esercito israeliano sul Libano, in cui sono stati uccisi numerosi membri di alto livello del gruppo militante Hezbollah, sostenuto dall'Iran.
Hezbollah ha lanciato quasi quotidianamente razzi su Israele dall'inizio della guerra tra Hamas e Israele, il 7 ottobre 2023.
Da allora, più di 41.000 palestinesi sono stati uccisi nella Striscia di Gaza a causa delle incursioni aeree e terrestri israeliane, con poco più della metà dei morti donne e bambini, secondo i funzionari sanitari locali.
L'alto diplomatico dell'Ue, Josep Borrell, ha dichiarato che il botta e risposta rischia di alimentare un'escalation regionale incontrollabile.
Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha dichiarato che l'Ue "è pronta" a sostenere gli sforzi per allentare le tensioni e che una guerra regionale non è "nell'interesse di nessuno".
Il primo ministro britannico Keir Starmer ha condannato "in modo assoluto" il tentativo dell'Iran di danneggiare degli israeliani innocenti, avvertendo che l'incidente minaccia di "spingere la regione sempre più vicino all'orlo della guerra". "Non può essere tollerato", ha aggiunto Starmer.
A questa retorica ha fatto eco il cancelliere tedesco Olaf Scholz, che ha dichiarato che l'attacco deve essere "condannato con forza" e che un esito ben peggiore è stato evitato solo dal sistema aereo di difesa Iron Dome di Israele.
Anche il presidente spagnolo Pedro Sánchez ha condannato l'offensiva iraniana, chiedendo di "porre fine alla spirale di violenza".
Sánchez, il cui governo ha recentemente riconosciuto lo Stato palestinese, ha affermato che una pace duratura potrà essere assicurata nella regione una volta che il cessate il fuoco tra Israele e Hamas e tra Israele e Hezbollah saranno finalmente mediati.
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