Processo di Berlino: gli Stati dei Balcani occidentali uniti verso l'adesione all'Ue
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz e la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen hanno accolto lunedì a Berlino sei Stati dei Balcani occidentali in occasione del decimo anniversario del Processo di Berlino.
Il Processo di Berlino, lanciato nel 2014 dell'ex cancelliera Angela Merkel, punta a riunire Serbia, Kosovo, Montenegro, Bosnia ed Erzegovina, Albania e Macedonia del Nord per firmare alcuni accordi che consentano loro di diventare Stati membri dell'Unione europea. Sono stati firmati cinque accordi su sei e sono state eliminate le restrizioni esistenti alle esportazioni dalla Serbia al Kosovo.
Scholz ha tenuto a precisare che gli Stati possono aderire solo insieme, nonostante alcuni di essi possano soddisfare le condizioni per l'adesione più rapidamente di altri e per questo li ha incoraggiati ad aiutarsi a vicenda.
Il Montenegro è considerato il Paese più promettente. Dovrebbe essere il primo a essere integrato in Europa, nonostante il processo di adesione sia iniziato più di 20 anni fa. Lo Stato cercherà di soddisfare tutti i requisiti prima del 2028. Il cancelliere tedesco ha detto di sperare di concludere l'intero processo entro il 2030 e ha anche esortato la Serbia e il Kosovo a scongelare le relazioni.
La Croazia è stata l'ultimo Stato a entrare a far parte dell'Ue nel 2013. Ma con l'accelerazione dell'adesione dell'Ucraina e della Moldavia a causa dell'invasione su larga scala è probabile gli Stati balcanici restino con l'amaro in bocca.
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