Manifestazioni e scontri a Bologna, Lepore: "Governo ha mandato 300 camicie nere"
Sabato di proteste e scontri a Bologna dove si sono svolte quattro manifestazioni: un corteo neofascista della Rete dei Patrioti e di Casapound contro il degrado della città e altre tre organizzate in risposta alla prima.
In mattinata l'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia (Anpi) ha organizzato un presidio in piazza del Nettuno, davanti al sacrario dei partigiani a cui hanno partecipato i leader di Pd e Sinistra Italiana Elly Schlein e Nicola Fratoianni ed esponenti del Movimento 5 Stelle.
Nel pomeriggio è poi partita la manifestazione neofascista, tra insulti e liquidi lanciati dalle finestre delle vie che stava attraversando, fermatasi dietro al cordone di polizia in tenuta antisommossa, all'ingresso della piazza dove, nel frattempo, si erano radunate numerose persone al canto di 'Bella ciao'.
Dal centro è poi partito anche il corteo dei collettivi studenteschi che, quando ha tentato di avvicinarsi per entrare in contatto con i manifestanti di estrema destra, si è scontrato con la polizia. Tre agenti sono rimasti lievemente feriti.
Su X la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha condannato le violenze, espresso solidarietà per la polizia e accusato la sinistra di "tollerare e, talvolta, foraggiare questi facinorosi". Lunedì la premier sarà proprio a Bologna insieme ai vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani in vista delle elezioni regionali in programma il 17 e il 18 novembre in Emilia-Romagna.
Il sindaco di Bologna: "Governo ha mandato 300 camicie nere"
"Io mi chiedo come sia possibile che, ancora una volta, Bologna non venga rispettata: domani ci sarà la presidente Meloni in città, ci hanno mandato 300 camicie nere, noi invece vorremmo ancora a chiedere i fondi per l'alluvione". Le critiche dirette all'esecutivo sono di Matteo Lepore, sindaco di Bologna commentando quanto avvenuto sabato nella città emiliana.
"I principali ministri del governo e la presidente del Consiglio sono venuti in Emilia-Romagna in questi tre giorni. Esattamente in mezzo sono arrivati i 'Patrioti' di CasaPound. Non andava gestito così l'ordine pubblico, credo che il ministero degli Interni su questo debba dare spiegazioni alla città di Bologna", ha concluso Lepore.
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