Bologna, Meloni risponde al sindaco Lepore: "Le uniche camicie sono quelle blu della polizia"
Lo scontro di piazza e politico del fine settimana a Bologna è sfociato nel comizio di chiusura della campagna per le elezioni in Emilia Romagna, in cui la premier Giorgia Meloni ha commentato lunedì che le "uniche camicie che ho visto sono quelle blu dei poliziotti aggredite dai centri sociali".
Meloni, in videocollegamento da Roma, ha risposto così al commento rilasciato dal sindaco di Bologna, Matteo Lepore, che domenica aveva parlato di "camicie nere" inviate dal governo, con riferimento all'altro corteo di sabato animato da movimenti giovanili di destra come Casapound e Rete dei Patrioti e sfociato in scontri con la polizia.
Il sindaco ha replicato a distanza. È "falso che le abbia dato della picchiatrice fascista. Ho chiesto spiegazioni sulla gestione dell'ordine pubblico e conto di 300 militanti di estrema destra e filo fascisti a Bologna. Una cosa che dovrebbe essere ovvia dentro le istituzioni democratiche", ha detto lunedì Lepore.
Meloni è intervenuta al comizio di Bologna in video: cosa ha detto
Il raduno elettorale del centro-destra lunedì ha visto la partecipazione degli altri due leader del centrodestra, i vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini, contestati da un piccolo gruppo di attivisti di sinistra.
Durante il suo intervento a Bologna, Salvini ha chiesto un encomio per i poliziotti, i "padri di famiglia" assaltati "dalle camicie rosse". "Gli unici fascisti rimasti sono nei centri sociali", ha detto.
Tajani ha invece criticato la "violenza che sta caratterizzando sempre più questa campagna elettorale".
La premier, che ha elogiato le forze dell'ordine, non ha presenziato alla manifestazione a sostegno della candidata governatrice per la Regione il 17 e 18 novembre, Elena Ugolini, a causa di un incontro con i sindacati ("lungo sei ore" ha dichiarato Meloni) a Palazzo Chigi per parlare della manovra finanziaria.
Legge finanziaria: la premier si è confrontata con i sindacati, avanti con sciopero
La manovra deve affrontare oltre 4mila emendamenti in aula presentati da maggioranza e opposizione, dalla modifica della web tax allo stop all'aumento della tassazione sulle criptovalute, dalla nuova rottamazione delle cartelle esattoriali fino all'aumento delle risorse alla sanità.
"Parte delle coperture della manovra arriva da banche e assicurazioni. È una cosa che semplicemente nessuno aveva mai avuto il coraggio di fare in passato. Men che meno la sinistra che oggi ci chiede a gran voce la tassa sugli extraprofitti, però quando governava i soldi dei cittadini li usava per salvare le banche o per mettere la garanzia statale sui prestiti", ha detto Meloni accusando anche i sindacati di non dare risposte precise.
"È un importante cambio di passo. Ne sono orgogliosa", ha concluso la presidente. Cgil e Uil, al termine dell'incontro con il governo, hanno criticato la mancanza di progressi nel confronto, in particolare sui salari dei dipendenti pubblici, e hanno confermato lo sciopero generale indetto per il prossimo 29 novembre.
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