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Bruxelles: agricoltori in piazza contro l'accordo di libero scambio Ue-Mercosur

• Nov 13, 2024, 5:03 PM
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Trattori ancora nelle strade di Bruxelles: mercoledì gli agricoltori europei sono scesi in piazza per manifestare contro l'accordo di libero scambio tra l'Unione europea e il Mercosur, su appello della Federazione europea degli agricoltori Coordination Européenne de la Via Campesina (Ecvc) e del sindacato degli agricoltori Fugea.

L'Unione Europea e il blocco commerciale Mercosur, composto da Brasile, Argentina, Paraguay, Uruguay e Bolivia, hanno raggiunto un accordo iniziale nel 2019, ma i negoziati si sono arenati a causa dell'opposizione degli agricoltori e di alcuni governi europei, che hanno dato vita a raduni di protesta per l'uso di pesticidi nei prodotti sudamericani. Molti di loro sono arrivati a bordo dei trattori esponendo striscioni e cartelli.

Accordo Ue-Mercosur: chi non è d'accordo

I manifestanti ritengono che l'adozione di Mercosur creerebbe una concorrenza sleale per l'agricoltura europea.

"L'accordo Ue-Mercosur è molto sfavorevole per l'Europa. Può essere positivo per la vendita di automobili, ma sarà molto negativo per l'agricoltura - ha dichiarato a Euronews Pierre Maison, membro del Coordinamento europeo Via Campesina (Ecvc) - Ucciderà di nuovo i piccoli produttori, perché farà crollare i prezzi, e in più importeremo, ad esempio, carne di manzo che produciamo in casa".

Un produttore lattiero-caseario dell'Alta Savoia in Francia, la cui azienda è stata colpita quest'anno dalla febbre catarrale degli ovini, teme che l'accordo vada contro molti produttori già in difficoltà. "Abbiamo avuto un anno piuttosto difficile in Europa. Ci sono stati molti capricci del tempo e malattie che hanno colpito gli animali e il bestiame", ricorda l'imprenditore agricolo.

Gli oppositori dell'accordo temono anche conseguenze sociali, sanitarie e ambientali, come l'aumento della deforestazione per l'allevamento.

Manon Aubry, eurodeputata francese della Gauche (GUE/NGL), denuncia una "follia sanitaria e climatica": "Il 30 per cento dei pesticidi autorizzati nei Paesi del Mercosur sono vietati nell'Unione europea, eppure entreranno comunque nel mercato del blocco". "Perché andare dall'altra parte del mondo per trovare ciò che sappiamo e possiamo produrre qui nell'Unione europea?"

Anche Benoît Cassart, eurodeputato belga (Renew Europe), chiede la creazione di "clausole specchio": "Se oggi imponiamo la scomparsa di un gran numero di prodotti fitosanitari in Europa per migliorare la biodiversità, non dovremmo andare a uccidere la biodiversità dall'altra parte del mondo aumentando la deforestazione".

Un mercato di 720 milioni di consumatori

L'obiettivo dell'accordo è quello di intensificare gli scambi di beni e servizi tra l'Ue e le economie sudamericane, eliminando gradualmente le barriere commerciali e i dazi doganali e standardizzando norme e regolamenti.

"Apriremmo il più grande mercato del mondo, con più di 700 milioni di persone, in cui le nostre aziende, anche i nostri agricoltori e fornitori di servizi, avrebbero delle opportunità", sostiene Javier Moreno Sánchez, eurodeputato spagnolo (S&D). Secondo il politico l'Europa deve pensare a diversificare i nostri partner.

L'accordo, attualmente ancora in fase di negoziazione tra posizioni contrastanti, potrebbe ricevere il via libera la prossima settimana al vertice del G20 in Brasile. Mentre Germania, Spagna e Italia sono a favore dell'accordo, Francia, Polonia e Austria si oppongono.