La Repubblica Ceca accusa la Russia per centinaia di allarmi bomba nelle scuole
I servizi segreti cechi hanno incolpato la Russia per una serie di allarmi bomba in decine di scuole della Repubblica Ceca e della Slovacchia, mettendo ancora più sotto pressione i rapporti già tesi tra Praga e Mosca.
Secondo i media locali, centinaia di scuole ceche e slovacche sono state costrette a chiudere per diversi giorni all'inizio di settembre a causa di diverse e-mail che minacciavano la presenza di bombe negli istituti. Minacce che non hanno avuto alcun esito, dato che non sono state trovate prove di esplosivi nelle scuole.
Lunedì, il capo dei servizi segreti della Repubblica Ceca, Michal Koudelka, ha avvertito il parlamento del Paese della possibilità concreta di subire attacchi informatici.
Episodi come quelli di settembre potrebbero non essere gli ultimi. Koudelka ha affermato che dietro le e-mail minatorie si cela "una traccia russa chiaramente visibile", aggiungendo poi che "stiamo assistendo a una sorta di globalizzazione del male, in cui i Paesi dell'asse del male - Russia, Cina, Iran e Corea del Nord - si sostengono, si completano e si aiutano a vicenda per raggiungere i loro obiettivi. Stiamo quindi assistendo a un fenomeno molto grave e pericoloso".
A maggio, l'Ue e la Nato avevano accusato Mosca di aver lanciato attacchi informatici contro Germania e Repubblica Ceca. Il ministero degli Esteri ceco aveva dichiarato che alcune istituzioni statali erano state prese di mira attraverso una "vulnerabilità precedentemente sconosciuta di Microsoft Outlook".
Sempre più tesi i rapporti tra Praga e Mosca
La Repubblica Ceca è un membro della Nato ed è sempre stata una convinta sostenitrice dell'Ucraina dopo l'invasione russa nel febbraio 2022.
Tuttavia, le relazioni tra Praga e Mosca erano già tese prima della guerra. La Repubblica Ceca aveva incolpato la Russia per l'esplosione di un magazzino di munizioni nella città di Vrbětice, che uccise due persone nel 2014.
Nel 2021, il governo ceco ha dichiarato di aver trovato prove del coinvolgimento di Mosca e ha espulso decine di diplomatici russi, chiedendo anche un risarcimento al Cremlino. La Russia ha sempre respinto le accuse e ha inserito la Repubblica Ceca nella lista delle "nazioni non amiche" a seguito dell'incidente diplomatico.
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