G20, presidente brasiliano Lula esorta i Paesi sviluppati ad anticipare gli obiettivi sul cambiamento climatico
Il presidente del Brasile ha aperto il secondo giorno del vertice del G20 chiedendo maggiori azioni per rallentare il riscaldamento globale, affermando che i Paesi sviluppati devono accelerare le loro iniziative per ridurre le emissioni nocive.
Luiz Inácio Lula da Silva ha incentrato la sessione di martedì sulle sfide ambientali, affermando che i Paesi sviluppati dovrebbero prendere in considerazione la possibilità di anticipare i loro obiettivi di emissioni per il 2050 al 2040 o al 2045.
"Il G20 è responsabile dell'80 per cento delle emissioni di gas serra", ha dichiarato Lula. "Anche se non camminiamo alla stessa velocità, possiamo tutti fare un passo in più".
Durante il vertice, che si è tenuto al Museo d'Arte Moderna di Rio de Janeiro, i leader del G20 si sono riuniti per discutere dei cambiamenti nell'ordine mondiale, dall'aumento delle tensioni globali ai cambiamenti sulla scena politica internazionale.
L'ordine del giorno si è concentrato sul rafforzamento della cooperazione multilaterale prima che il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump entri in carica a gennaio.
I leader dell'Ue hanno anche colto l'occasione per tenere incontri bilaterali a margine del vertice.
In un incontro con il presidente cinese Xi Jinping, il presidente francese Emmanuel Macron ha ribadito l'impegno della Francia a rafforzare le relazioni con la Cina e ha insistito sul fatto che i due Paesi condividono le stesse opinioni sulla promozione della pace in Ucraina.
"Il mondo in cui viviamo, come lei ci ha appena ricordato, è fatto di instabilità, tensioni e guerre crescenti. E credo che condividiamo davvero una visione comune nel sostenere la Carta delle Nazioni unite e nel promuovere un'agenda di pace", ha detto Macron a Jinping.
"Ci incontriamo di nuovo nel giorno mille della guerra di aggressione lanciata dalla Russia contro l'Ucraina, e so che lei condivide, come noi, il desiderio di una pace duratura, rispettosa della Carta delle Nazioni unite, e che condivide, come noi, la stessa preoccupazione dopo le dichiarazioni bellicose e di escalation della dottrina nucleare della Russia", ha aggiunto.
Una dichiarazione congiunta firmata dai rappresentanti dei Paesi del G20 lunedì sera ha chiesto un'assistenza umanitaria urgente e una migliore protezione dei civili coinvolti nei conflitti in Medio Oriente, oltre ad affermare il diritto dei palestinesi all'autodeterminazione.
La dichiarazione include anche la proposta del Brasile di tassare i redditi dei miliardari del 2 per cento, si concentra sui modi per sradicare la fame nel mondo e si impegna a lavorare per una "riforma trasformativa" del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni unite.
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