L'Ue pronta a prendere di mira gli Usa con una serie di dazi di ritorsione
La Commissione europea sta preparando una lista di prodotti statunitensi da sottoporre a dazi di ritorsione nell'ambito di una disputa commerciale in corso sulle olive nere spagnole, ha confermato un portavoce a Euronews.
La controversia ha avuto origine dai dazi imposti sulle olive spagnole durante il primo mandato di Donald Trump alla Casa Bianca, nel 2017, e ora sembra destinata a diventare una delle principali questioni che interesserà le relazioni tra l'Unione europea e gli Stati Uniti, quando il prossimo anno Trump tornerà a sedersi nello Studio Ovale.
Nel 2017 gli Stati Uniti hanno imposto dazi anti-sovvenzione e anti-concorrenza sleale dal 30% al 44% sulle importazioni di olive nere spagnole, sostenendo che i produttori nazionali erano danneggiati dalle sovvenzioni europee fornite ai produttori spagnoli di olive nell'ambito della Politica agricola comune (Pac).
Come ha risposto l'Unione europea?
L'Ue ha contestato le misure presso l'Organizzazione mondiale del commercio (Omc), dando vita a una battaglia legale durata oltre quattro anni e conclusasi formalmente nel novembre 2021, quando una prima giuria ha stabilito che le azioni dell'amministrazione statunitense violavano le regole dell'Omc.
Nonostante la risoluzione del caso iniziale, la Commissione europea sostiene che gli Stati Uniti non abbiano tenuto conto delle raccomandazioni dell'Omc e venerdì scorso (15 novembre) ha presentato una richiesta all'organo di risoluzione delle controversie (Dsb) dell'Omc per l'autorizzazione di tariffe di ritorsione.
L'Omc dovrebbe discuterla e approvarla nel corso di una riunione che si terrà lunedì prossimo (25 novembre).
"Ciò consentirebbe all'Ue di imporre tariffe d'importazione sui prodotti statunitensi per compensare gli effetti economici negativi delle tariffe illegali degli Stati Uniti, fino a quando questi ultimi non si conformeranno alla decisione dell'Omc in materia", ha dichiarato il portavoce della Commissione a Euronews.
"L'Ue sta attualmente ultimando un elenco di prodotti che saranno oggetto di contromisure", ha proseguito il portavoce.
Occhio per occhio, merce per merce
Il principio generale a livello di Omc è che la parte ricorrente dovrebbe innanzitutto cercare di colpire i prodotti dello stesso settore di quelli soggetti a dazi illegali.
Se ciò non è praticabile o efficace, è possibile adottare contromisure su prodotti di altri settori o coperti da altri accordi assunti in seno all'Omc.
"Non deve necessariamente riguardare l'agricoltura", ha dichiarato a Euronews l'ex funzionario della Commissione John Clarke.
Le linee tariffarie e le liste di ritorsione sono estremamente riservate, un "segreto strettamente custodito", ha detto Clarke, notando che in passato la Commissione ha strategicamente preso di mira prodotti come Bourbon e moto Harley-Davidson, prodotti nelle roccaforti del partito repubblicano statunitense.
Gli Stati Uniti rimangono il principale mercato per le olive spagnole, con circa il 35% delle esportazioni totali.
Crescono i timori in vista dell'insediamento di Trump
Questi nuovi sviluppi si inseriscono in un contesto di più ampie preoccupazioni sulle relazioni commerciali, dato che l'ex presidente Donald Trump ha recentemente ventilato l'ipotesi di imporre dazi generalizzati fino al 20% sulle importazioni europee, riaccendendo i timori di una guerra commerciale transatlantica.
Un'eventuale intensificazione dello scontro potrebbe avere implicazioni più ampie, soprattutto perché le nuove politiche commerciali di Trump minacciano di mettere a rischio i principali mercati europei, tra cui la Spagna.
"Ci rammarichiamo che gli Stati Uniti non si siano adeguati e che gli sforzi diplomatici non abbiano portato all'eliminazione delle tariffe imposte ai produttori spagnoli dal 2018", ha dichiarato a Euronews un portavoce del gruppo di pressione degli agricoltori dell'Unione europea Copa Cogeca.
Secondo il gruppo, i produttori di olive spagnoli hanno speso 17 milioni di euro in spese legali e hanno perso quasi 300 milioni di euro in esportazioni verso gli Stati Uniti da quando sono state imposte le tariffe.
Il portavoce ha dichiarato di appoggiare l'azione della Commissione in quanto invia un chiaro messaggio ai partner dei Paesi terzi che il sostegno della PAC è in linea con le norme dell'OMC e che la Commissione agirà per difenderlo.