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I referendum in Svizzera: sì a riforma sanità, no subaffitti più severi ed estensione autostrade

• Nov 24, 2024, 9:36 PM
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Domenica i cittadini in Svizzera si sono espressi in diversi referendum, in cui hanno detto sì alla riforma dell'assistenza sanitaria, no a regole più severe sui subaffitti e sulla disdetta facilitata del contratto di locazione e all'ampliamento di sei tratte della rete autostradale.

A Basilea Città si è invece votato per decidere se ospitare o meno l'Eurovision Song Contest. Dopo il sì dei residenti, l'edizione del 2025 si svolgerà quindi in Svizzera. La proposta dell'autorità cantonale, dal valore di 35 milioni di franchi di fondi pubblici (37 milioni di euro), è stata approvata con il 66 per cento dei voti.

Norme su sfratti e subaffitti più rigide: il "no" della Svizzera

I cittadini hanno invece respinto le modifiche proposte per la disdetta del contratto di subaffitto e locazione.

Con circa il 60 per cento della popolazione in affitto, sono stati 53,8 per cento i voti contrari sulla rescissione facilitata del contratto di locazione a favore del proprietario dell'immobile. Il 51,6 per cento dell'elettorato ha invece detto no alle regole più rigide sui subaffitti e sui controlli di appartamenti e altre proprietà, sia residenziali che commerciali.

Secondo i dati Eurostat 2022, la Svizzera è il Paese con la percentuale più bassa di proprietari (il 38,2 per cento incluso chi ha un'ipoteca o un prestito in corso).

La riforma sull'assistenza sanitaria in Svizzera

Con il 53,3 per cento di sì, la Svizzera ha approvato la proposta del governo di un finanziamento uniforme alle prestazioni sanitarie. I trattamenti ospedalieri e ambulatoriali saranno quindi finanziati nello stesso modo.

L'affluenza è stata del 44,9 per cento, secondo i media locali.

No all'ampliamento della rete autostradale svizzera

Gli svizzeri hanno poi detto "no" all'ampliamento di sei tratte della rete autostradale elvetica A1, arteria fondamentale che collega il Paese da est a ovest, con il 52, 7 per cento dei voti.

Il progetto avrebbe richiesto 5,3 miliardi di franchi.

In risposta, le autorità intendono portare avanti i progetti di espansione individualmente attraverso i programmi di agglomerazione, limitando così la possibilità di referendum cantonali.


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