Mercati azionari europei colpiti dagli sconvolgimenti politici di Germania e Francia
I mercati azionari europei hanno iniziato la settimana in segno negativo a causa delle continue turbolenze politiche in Germania e Francia. Il Dax tedesco è sceso dello 0,45 per cento, il Cac 40 francese ha ceduto lo 0,71 e l'indice Euro Stoxx 600 ha perso lo 0,12 per cento lunedì.
Le due maggiori economie europee si trovano ad affrontare sfide politiche ed economiche crescenti, oltre alle minacce di nuovi dazi da parte del presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump. La flessione dei mercati europei potrebbe essere solo un inizio, visto che il Dax è scivolato per il secondo giorno consecutivo dai massimi storici.
La giornata negativa è stata in contrasto con i mercati azionari statunitensi. Il Nasdaq ha raggiunto un nuovo massimo, con un aumento dell'1,24 per cento durante la notte. L'S&P 500 è salito dello 0,38 per cneto, mentre il Dow Jones Industrial Average è sceso dello 0,25.
I problemi politici ed economici in Europa si ripercuotono sui mercati
Sul fronte politico, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha perso il voto di fiducia in parlamento, facendo scattare le elezioni anticipate a febbraio, sette mesi prima del previsto.
In Francia, l'Assemblea nazionale ha approvato una legge speciale che consente di prorogare l'attuale aumento delle tasse e dei prestiti pubblici, evitando temporaneamente una chiusura del governo in stile statunitense.
Tuttavia il Paese non dispone ancora di una legge di bilancio completa. Il neo-premier Francois Bayrou si troverà ad affrontare le stesse sfide che hanno estromesso il suo predecessore, Michel Barnier.
Gli indici economici segnano un momento difficile anche per il settore manifatturiero. Gli indici dei responsabili degli acquisti (Pmi) di Germania e Francia sono risultati più deboli del previsto, il che suggerisce che la recessione si è aggravata nel settore a causa dell'instabilità politica e della debolezza della domanda globale.
Ad aumentare la pressione, lunedì la Cina ha riportato dati economici deludenti, che riflettono una domanda fiacca da parte dei consumatori. I titoli europei dei consumi e dell'energia hanno risentito di queste preoccupazioni, con l'indice Euro Stoxx Luxury 10 in calo dello 0,82 per cento e l'indice Stoxx Europe 600 Energy dello 0,98 per cento.
L'euro si stabilizza nonostante possibili ulteriori tagli dei tassi da parte della Bce
La Presidente della Banca centrale europea (Bce), Christine Lagarde, ha dichiarato lunedì alla Banca di Lituania che taglierà ulteriormente i tassi di interesse "se i dati in arrivo continueranno a confermare la nostra linea di base, la direzione di marcia è chiara". Ha osservato che la crescita economica dell'eurozona potrebbe "subire un colpo" a causa delle misure protezionistiche di Trump, con i produttori "particolarmente sensibili ai cambiamenti di fiducia sul commercio mondiale".
La scorsa settimana l'istituto finanziario con sede a Francoforte ha ridotto il tasso di interesse di 25 punti base, segnando il quarto taglio dell'anno. Attualmente i mercati monetari prevedono una probabilità superiore al 90 per cento di ulteriori tagli il 30 gennaio, appena 10 giorni dopo l'insediamento di Trump.
Nonostante i commenti della Lagarde, l'euro è salito leggermente rispetto al dollaro, raggiungendo 1,0530, il massimo di lunedì.
La moneta dell'Eurozona era crollata rispetto alla valuta Usa in seguito alla vittoria di Trump alle elezioni presidenziali, scendendo a quota 1,0330: i minimi di due anni.
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