No, il presidente della Finlandia non ha postato un video a sostegno dei separatisti nigeriani
Un video ampiamente condiviso sui social media sembra mostrare il presidente finlandese Alexander Stubb che appoggia il movimento del Biafra, che spera di separarsi dalla Nigeria.
Nel video, Stubb appare accanto a un'immagine di Simon Ekpa, un politico finlandese e attivista politico del Biafra che si è dichiarato leader e primo ministro del governo della Repubblica del Biafra in esilio.
"Vi sosteniamo perché è moralmente giusto, vi sosteniamo perché state combattendo per la vostra indipendenza", dice il presidente.
Il video viene condiviso anche con un tentativo di didascalia scritto male: "Una promessa del presidente finlandese" ("A PLADGE FROM FINNIS PRESIDENT").
Tuttavia, il video originale non ha nulla a che fare con il movimento del Biafra.
Una ricerca per immagini inversa di un fotogramma del video ci porta direttamente alla sua origine: l'account X ufficiale dello stesso Stubb.
Qui è chiaro che è stato condiviso nel contesto del sostegno all'Ucraina.
"Il sostegno della Finlandia all'Ucraina rimane incrollabile. Continueremo a stare al fianco dell'Ucraina", ha dichiarato Stubb.
Il presidente non fa alcun riferimento alla Nigeria o al Biafra.
Il video alterato è stato condiviso su X da un account che pubblica regolarmente contenuti a favore del Biafra, indipendentemente dalla verità che c'è dietro.
Per buona misura, X ha poi aggiunto un tag sotto il video spiegando che è stato tolto dal contesto.
I secessionisti del Biafra
La Repubblica del Biafra era uno Stato parzialmente riconosciuto dell'Africa occidentale, esistito tra il 1967 e il 1970.
Da allora sono nati diversi gruppi secessionisti del Biafra, tra cui l'Indigenous People of Biafra (IPOB), di cui Ekpa sostiene di essere a capo di una fazione e che la Nigeria ha etichettato come organizzazione terroristica.
Tuttavia, il gruppo ha preso le distanze da lui, definendolo un "creatore di contenuti" che non ha mai fatto parte della "struttura IPOB".
Ekpa è attualmente detenuto in Finlandia insieme a quattro complici per presunti reati legati al terrorismo. I beni appartenenti ai cinque sarebbero stati congelati.
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