Bce: Lagarde annuncia calo dell'inflazione e sponsorizza l'euro digitale
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Il Presidente della Banca Centrale Europea (Bce) Christine Lagarde ha dichiarato che l'inflazione sta diminuendo e che il taglio dei tassi sta iniziando a dare i suoi frutti. Ha però aggiunto che l'incertezza permane, in particolare per il rischio di guerre commerciali e le tensioni geopolitiche.
Inflazione in calo
"La maggior parte degli indicatori indica che l'inflazione si sta avvicinando agli obiettivi che avevamo fissato", ha affermato Lagarde durante il suo discorso di lunedì, davanti al Parlamento in seduta plenaria a Bruxelles. La perdita di valore della zona euro è scesa al 2,5 per cento a gennaio, dopo essere stata al 5,5 per cento nel 2024.
Nonostante i progressi, la Banca centrale europea resta cauta: "Non abbiamo un cammino tracciato per i tassi", ha detto, avvertendo che eventuali guerre commerciali potrebbero interrompere la discesa dell'inflazione.
I commenti della Lagarde arrivano dopo che la Bce negli ultimi sette mesi ha tagliato i tassi di interesse di 125 punti base, portando il tasso di deposito al 2,75 per cento.
Ripresa fragile nell'eurozona
L'economia dell'eurozona è leggermente cresciuta nel 2024, ma l'aumento del prodotto interno lordo (Pil) è di appena lo 0,9 per cento su base annua.
L'ultimo trimestre del 2024 è stato particolarmente problematico, in quanto la produzione industriale ha ristagnato e la spesa dei consumatori è rimasta contenuta, malgrado il miglioramento dei redditi reali.
"La manifattura rimane un settore fragile, ma i servizi stanno tenendo", ha osservato Lagarde.
"La buona notizia è che il mercato del lavoro è solido", ha aggiunto, sottolineando che l'aumento dei redditi reali e la solidità del settore produttivo possono aumentare la fiducia dei consumatori. Tuttavia, "le famiglie esitano a spendere di più" e gli investimenti delle imprese restano bassi.
Secondo Lagarde, la riduzione dei tassi dovrebbe gradualmente rendere il credito più accessibile per le imprese e le famiglie. Anche la domanda proveniente da fuori l'Ue potrebbe favorire la ripresa, ma sullo sfondo restano sempre i rischi connessi a guerre commerciali.
"Una situazione di maggior aggressività nell'economia globale renderebbe più difficile il calo dell'inflazione nell'eurozona", ha detto.
L'euro digitale importante per l'autonomia dell'Europa
Ha inoltre sottolineato l'urgenza di lanciare l'euro digitale, sostenendo che un sistema di pagamento interno ridurrebbe la dipendenza dell'Europa da fornitori esterni e rafforzerebbe la sua resilienza finanziaria.
Oltre questo, Lagarde ha sottolineato la necessità di rafforzare l'indipendenza finanziaria dell'Ue, in particolare per quanto riguarda i pagamenti digitali. Ha osservato che il continente continua a dipendere eccessivamente da fornitori stranieri, rendendo la regione vulnerabile ai cambiamenti economici e geopolitici esterni.
"I pagamenti sono la spina dorsale della nostra economia e l'Europa non può permettersi di dipendere eccessivamente da fornitori esterni", ha dichiarato. La Banca centrale sta portando avanti il progetto di un euro digitale, che integrerebbe il contante fisico e garantirebbe a Bruxelles un sistema di pagamenti autonomo.
Lagarde ha anche chiesto di muoversi per l'integrazione dei mercati dei capitali. La presidente della Bce ha sostenuto che un sistema finanziario più aperto potrebbe sbloccare gli investimenti, alimentare il progresso tecnologico e sostenere la crescita economica. "Con le giuste misure, l'Europa può mettere a frutto il suo vasto bacino di fondi e capitali per finanziare l'innovazione e il progresso tecnologico", ha dichiarato.
Nessuna fretta per i tagli dei tassi
A chi sperava di avere indicazioni più chiare sui tagli dei tassi nel futuro, Lagarde chiede pazienza.
"I dati finanziari e i fatti determineranno la nostra politica monetaria", ha detto, rafforzando l'impegno della Bce a valutare attentamente le condizioni economiche prima di fare ulteriori passi.
"Il contesto inflazionistico ed economico sono mutati", ha dichiarato, aggiungendo che la Banca centrale europea rimane concentrata sulla gestione dei rischi.
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