Fegato di maiale contro l’insufficienza epatica: via libera al primo studio clinico umano

Un fegato di maiale geneticamente modificato potrebbe presto aiutare a salvare pazienti umani affetti da insufficienza epatica acuta. L’esperimento, mai tentato prima su esseri viventi, è stato appena approvato dalla Food and Drug Administration (FDA) statunitense.
Come funziona: il fegato di maiale filtrerà il sangue esternamente
A differenza di un trapianto, in questo studio il fegato di suino non sarà impiantato ma collegato esternamente ai pazienti tramite una macchina. L'obiettivo è filtrare il sangue per alcuni giorni, permettendo così al fegato umano danneggiato di riposare e potenzialmente rigenerarsi.
Questa tecnica rappresenta un passo importante verso i trapianti interspecie.
La sperimentazione clinica: fino a 20 pazienti coinvolti
Lo studio inizierà in primavera e coinvolgerà fino a 20 pazienti in condizioni critiche, ricoverati in terapia intensiva e non idonei al trapianto di fegato. Il fegato di maiale sarà collegato al corpo dei pazienti tramite un sistema sviluppato da OrganOx, che attualmente è già in uso per la conservazione dei fegati umani destinati alla donazione.
Insufficienza epatica acuta: una malattia ad alta mortalità
L’insufficienza epatica improvvisa è una patologia rara ma letale, che colpisce anche persone senza precedenti problemi di salute. I tassi di mortalità arrivano fino al 50 per cento, e le opzioni terapeutiche sono estremamente limitate, soprattutto per chi non è idoneo al trapianto o non trova un donatore compatibile in tempo.
L’impatto globale delle malattie del fegato
Secondo i dati più recenti, le malattie epatiche sono responsabili di circa un decesso su 25 a livello globale. Solo negli Stati Uniti si registrano oltre 66.000 morti all’anno, mentre nell’Unione Europea il numero supera le 86.000 vittime, soprattutto a causa della cirrosi e di altre patologie croniche del fegato.
Cosa dice la scienza: primi test su corpi donati
La fase preliminare del progetto ha coinvolto quattro corpi donati alla scienza. In questi test, il fegato suino modificato ha mostrato la capacità di sostenere temporaneamente le funzioni epatiche umane per due o tre giorni, secondo quanto riferito da Mike Curtis, CEO di eGenesis, l’azienda biotech che ha sviluppato i suini transgenici.
Il potenziale della medicina interspecie
Il fegato è l’unico organo del corpo umano in grado di rigenerarsi naturalmente. La speranza è che, con l’aiuto del fegato di maiale, i pazienti possano superare la fase critica della malattia e attivare i meccanismi di autoguarigione epatica.
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