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Stangata Ue su Apple e Meta: maxi-multe per violazione del Digital Markets Act

Business • 23 avr. 2025 à 10:13
2 min de lecture
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Bruxelles ha inflitto ad Apple una sanzione da 500 milioni di euro per aver violato il Digital Markets Act (DMA). Secondo la Commissione europea, l’azienda di Cupertino avrebbe impedito agli sviluppatori di app di comunicare liberamente con gli utenti, ostacolando la possibilità di indirizzarli verso offerte o contenuti alternativi al di fuori dell’App Store.

Questa pratica, ritenuta lesiva della concorrenza, viola uno dei principi cardine della nuova normativa sui mercati digitali entrata in vigore nel 2024.

Meta penalizzata per il modello "paga o acconsenti"

Anche Meta, la casa madre di Facebook e Instagram, è stata sanzionata per un importo pari a 200 milioni di euro. La Commissione ha contestato il modello pubblicitario “pay or consent” introdotto recentemente, che obbliga gli utenti a pagare un abbonamento per evitare la pubblicità mirata, altrimenti devono accettare la raccolta dei propri dati personali.

Secondo l’Ue, si tratta di una scelta binaria non conforme al DMA, che richiede opzioni più trasparenti e rispettose della privacy degli utenti.

Sanzioni “leggere”, ma il segnale politico è forte

Le multe inflitte sono considerate modeste rispetto al potenziale massimo previsto dalla normativa: fino al 10% del fatturato globale delle aziende coinvolte. Tuttavia, un portavoce della Commissione ha sottolineato che le sanzioni sono state calcolate tenendo conto di fattori come gravità, recidiva e durata delle violazioni.

Essendo il DMA una normativa recente, il parametro della durata non è stato ancora applicato in modo rigoroso.

Due procedimenti chiusi: Apple salva sul browser, Meta assolta su Marketplace

Parallelamente, la Commissione ha archiviato due indagini che coinvolgevano le stesse aziende. Apple è stata sollevata dalle accuse legate all’impossibilità per gli utenti di modificare la schermata iniziale per la scelta del browser.

Per quanto riguarda Meta, l’esecutivo europeo ha stabilito che Facebook Marketplace non rientra nei servizi di piattaforma centrale coperti dal DMA, chiudendo così il procedimento.

Rischi di nuove tensioni con Washington

La decisione di Bruxelles potrebbe riaccendere i contrasti commerciali con gli Stati Uniti, già in allerta per l’impatto delle nuove regole europee sui colossi tecnologici americani. Le sanzioni, seppur limitate, rappresentano un chiaro avvertimento alle big tech: le regole del gioco in Europa stanno cambiando.