Francesca Albanese intervistata da Euronews: "Quello che sta succedendo a Gaza non è un cessate il fuoco"
In un'intervista esclusiva concessa a Euronews, Francesca Albanese – relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi – mette in discussione la narrazione internazionale sul cessate il fuoco a Gaza.
Secondo Albanese, lo stop alle ostilità annunciato non corrisponde a un vero cessate il fuoco sul terreno.
"Non esiste un vero cessate il fuoco. Dall’inizio di questo cosiddetto accordo sono stati uccisi più di 230 palestinesi", afferma la relatrice Onu.
Albanese denuncia che, nonostante la riapertura dei corridoi umanitari, la quantità di aiuti che entra nella Striscia rimane drasticamente inferiore ai bisogni reali della popolazione civile. "Circa 170 camion attraversano il valico ogni giorno - spiega - mentre prima del 7 ottobre 2023 erano circa 500".
Molti beni essenziali restano nella lista delle merci proibite, e secondo Albanese gli abitanti di Gaza vivono oggi in condizioni tali da "non avere praticamente nulla per sopravvivere".
Esecuzioni pubbliche e collasso dell’ordine interno
Nel corso dell’intervista, Albanese commenta anche le notizie riguardanti esecuzioni sommarie di presunti collaboratori di Israele da parte di Hamas. Conferma che le segnalazioni ricevute menzionano persone accusate di collaborazione, ma denuncia con forza la violazione del diritto internazionale.
"Condanno fermamente queste azioni. Il diritto internazionale è per tutti o per nessuno. Le esecuzioni extragiudiziali non sono ammissibili in nessuna circostanza", dichiara.
A suo avviso, però, l’attuale collasso dell’ordine interno a Gaza è una conseguenza diretta della "vasta distruzione provocata da Israele" nel territorio. Nonostante questo, ribadisce che "anche in tali circostanze, i principi umani fondamentali devono essere rispettati".
"Nessuna prova che Hamas sottragga gli aiuti umanitari"
Interrogata sulle accuse di Israele alla gestione degli aiuti da parte di Hamas, Albanese risponde senza esitazioni: "Questa affermazione è stata ripetuta molte volte, ma non ci sono prove che Hamas abbia rubato aiuti", dice la relatrice, citando anche fonti interne delle Nazioni Unite.
Se un giorno fosse dimostrata una deviazione degli aiuti, aggiunge Albanese, questo "indicherebbe soltanto una maggiore necessità della presenza delle Nazioni Unite a Gaza".
Alla domanda se lei o l’Onu abbiano contatti diretti con Hamas, Albanese chiarisce: "Non ho avuto contatti diretti o indiretti con Hamas e non posso parlare a nome dell'Onu, ma immagino che ci siano ancora contatti a livello operativo".
La versione completa di questa intervista sarà pubblicata a breve sul sito di Euronews.