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Trump ordina un'indagine su presunti legami tra Epstein e Bill Clinton

• 2025年11月14日 下午9:29
6 min de lecture
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Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha ordinato al dipartimento di Giustizia di indagare sui presunti legami tra Jeffrey Epstein, finanziere in disgrazia e condannato per reati sessuali, con alcune importanti banche e esponenti democratici, tra cui l'ex presidente Bill Clinton. Ciò dopo che ipotetici rapporti sarebbero emersi da recenti e-mail pubblicate dal Congresso.

Pubblicata dal Congresso una serie di e-mail di Epstein

Il Comitato di supervisione della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ha pubblicato infatti mercoledì dei messaggi appartenenti agli indirizzi personali di Jeffrey Epstein, rivelando conversazioni con molti importanti imprenditori, legislatori e influencer negli Stati Uniti e all'estero.

Trump ha accusato il partito democratico di aver cercato di spingere la "bufala di Epstein ancora una volta" per "sviare da tutte le loro cattive politiche e sconfitte, specialmente sul loro disastroso shutdown".

Ha accusato quindi il partito d'opposizione di essere in "totale disordine" e ha ribadito ancora una volta che Epstein stesso sarebbe stato un sostenitore dei Democratici. "Epstein era un democratico, ed è un problema dei democratici, non dei repubblicani!", ha scritto venerdì. "Chiedete a Bill Clinton, Reid Hoffman e Larry Summers di Epstein, loro sanno tutto di lui, non perdete tempo con me. Ho un Paese da gestire!".

In un post separato, ha annunciato di aver incaricato la procuratrice generale degli Stati Uniti Pam Bondi di indagare sui legami di Epstein con gli stessi Clinton e Summers, che è stato segretario al Tesoro, nonché Hoffman, fondatore di LinkedIn e importante donatore dei Democratici.

"Chiederò al procuratore generale Pam Bondi e al dipartimento di Giustizia, insieme ai nostri grandi patrioti dell'FBI, di indagare". Trump ha citato anche "J.P. Morgan Chase e molte altre persone e istituzioni. Questa è un'altra truffa I documenti mostrano che questi uomini, e molti altri, hanno trascorso gran parte della loro vita con Epstein". Quindi ha concluso: "Restate in ascolto!!!"

Clinton ha negato con forza di essere stato a conoscenza dei crimini di Epstein

Clinton ha negato con forza di aver commesso illeciti o di essere a conoscenza dei crimini di Epstein. Anche J.P. Morgan Chase, la più grande banca degli Stati Uniti, ha preso una posizione simile, annunciando il proprio rammarico per aver avuto rapporti con l'ex finanziere caduto in disgrazia.

"Ci rammarichiamo di aver avuto rapporti con quest'uomo, ma non lo abbiamo aiutato a commettere i suoi atti efferati. Abbiamo chiuso i nostri rapporti con lui anni prima del suo arresto", ha dichiarato Patricia Wexler, portavoce di J.P. Morgan Chase.

Jeffrey Epstein in un'immagine del 28 marzo 2017
Jeffrey Epstein in un'immagine del 28 marzo 2017 AP/New York State Sex Offender Registry

Bondi ha pubblicato sulla sua pagina X l'annuncio di aver incaricato il procuratore del distretto meridionale di New York Jay Clayton per supervisionare l'indagine ordinata da Trump: "Clayton è uno dei magistrati più capaci e fidati del Paese, e gli ho chiesto di prendere il comando", ha scritto Bondi. "Come per tutte le questioni, il dipartimento porterà avanti questa indagine con urgenza e imparzialità, per dare risposte al popolo americano".

A breve il voto alla Camera dei Rappresentanti per rendere pubblici tutti i fascicoli relativi a Epstein

L'inchiesta precede di una settimana il voto della Camera dei Rappresentanti sulla possibilità che il dipartimento di Giustizia renda pubblici tutti i fascicoli relativi a Epstein, morto suicida in carcere nel 2019 in attesa di processo.

Venerdì la deputata repubblicana Marjorie Taylor Greene ha esortato Trump a garantire che i repubblicani della Camera votino a favore della pubblicazione dei documenti. La parlamentare ha osservato che se non lo si facesse sarebbe un "enorme errore di calcolo" da parte del presidente degli Stati Uniti.

La Greene, insieme ad altri quattro repubblicani della Camera, ha firmato una petizione, che ha raccolto 218 firme, in cui si chiede il rilascio di tutti i file di Epstein.