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Chat Control: Unione europea divisa sulla proposta contro gli abusi su minori online

Business • Sep 5, 2025, 10:15 AM
4 min de lecture
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Questo articolo è apparso per la prima volta su EU Tech Loop ed è stato pubblicato in partnership con Euronews. Le opinioni espresse non riflettono quelle di Euronews.

Gli stati membri dell'Unione europea dovranno decidere se sostenere o meno la proposta di regolamento nota come "Chat Control" entro il 12 settembre.

La proposta intende consentire a un algoritmo di controllare tutte le comunicazioni sulle piattaforme di messaggistica per rilevare contenuti legati ad abusi su minori e materiale pedopornografico.

La Danimarca, che ricopre la presidenza del Consiglio dell'Unione Europea, ha dichiarato che intende promuovere il regolamento e la scansione automatica delle chat, mentre cresce il numero di persone e formazioni politiche che si oppongono alla proposta.

L'opposizione

Solo sei stati dell'Unione Europea si sono opposti all'attuale proposta di controllo automatico di messaggi e foto private: Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Finlandia, Paesi Bassi e Polonia. Lo riporta la piattaforma online Fightchatcontrol.eu, che contesta la proposta.

Gli indecisi

Altri sei paesi sono identificati come indecisi: Estonia, Germania, Grecia, Lussemburgo, Romania e Slovenia.

In Germania, il precedente governo, guidato dal partito socialdemocratico, si era opposto fortemente al controllo delle chat. Ora però il governo di coalizione conservatore è "indeciso".

L'ex responsabile dell'informazione dell'Estonia, Luukas Ilves, ha dichiarato che il paese è indeciso su quale posizione adottare sul regolamento.

"L'Estonia è sempre stata una fervente sostenitrice della crittografia end-to-end. Ora siamo "indecisi"? Cosa succede?", ha scritto Ilves in un post su LinkedIn.

L'opposizione nel Parlamento europeo

L'opposizione nel Parlamento Europeo include i partiti verdi e social-liberali, alcuni partiti di destra e altre formazioni più piccole.

I membri del gruppo politico Verdi/Alleanza Libera Europea si sono espressi contro il Chat Control, affermando che "proteggere i bambini online è possibile senza una sorveglianza di massa".

La posizione è stata ripresa da Patriots for Europe, il gruppo parlamentare di destra e il terzo gruppo più grande del Parlamento europeo.

L’eurodeputato ceco Filip Turek ha fermamente respinto la proposta di Chat Control, insieme al suo collega populista del partito Přísaha, Nikola Bartusek:

“La mia posizione ufficiale sul voto per il Chat Control è chiara. Voterò CONTRO! Ricevo centinaia di email ogni giorno su questo tema e sono felice che sosteniate la nostra posizione e la petizione contro le ingerenze di Bruxelles!”, ha dichiarato Turek.

Sul fronte dei conservatori, anche l'europarlamentare finlandese del Partito Popolare Europeo (Ppe), Aura Salla, ha affermato che il regolamento "pone un rischio enorme di esporre le nostre comunicazioni e foto private".

A pochi giorni dal voto, la pressione dell'opinione pubblica e il dissenso trasversale tra i partiti rappresentano una sfida inedita per l'Unione Europea.

Che cos'è il Chat Control?

La proposta obbliga le società che forniscono software crittografati a scansionare i contenuti per individuare materiale legato ad abusi sessuali su minori.

Questa scansione compromette di fatto la crittografia che rende privati i messaggi, hanno osservato diversi esperti di cybersecurity.

La scansione "lato client", ossia da parte dei fornitori dei software, significa che il messaggio viene controllato da un algoritmo prima di arrivare al destinatario. Così il contenuto viene caricato in un database che verifica la presenza o meno di materiale illegale.

Costringendo i contenuti a essere filtrati, si vanifica l'utilità della crittografia, che assicura che i messaggi arrivino in modo sicuro solo al destinatario previsto.