Gaza, denunciato furto di reperti archeologici da parte dell'Idf: appello alla Grecia

L'Autorità nazionale palestinese ha presentato una denuncia per il furto di migliaia di reperti archeologici e la sua ambasciata in Grecia ha chiesto al governo di Atene di intervenire.

L'ambasciata palestinese ha anche rilasciato una dichiarazione in cui si afferma che, secondo le informazioni acquisite, l'Idf avrebbe rubato più di 17 mila oggetti dal museo archeologico Qasr al-Basha, nella parte vecchia di Gaza city.

"L'ambasciatore dello Stato di Palestina presso la Repubblica ellenica, Yussef Dorkhom, ha dichiarato che 'Israele, la potenza occupante, deve essere ritenuta responsabile del furto di migliaia di manufatti archeologici dal museo Qasr al-Basha', che includono oggetti risalenti al periodo bizantino ed ellenistico".

Il diplomatico ha inviato anche "le autorità greche ad aiutare lo Stato di Palestina a recuperare questi oggetti storici che simboleggiano la profonda amicizia storica e il comune patrimonio culturale dei nostri due popoli", riporta la dichiarazione.

Distrutto il museo che ospitava il patrimonio archeologico di Gaza

Il museo, distrutto in diversi attacchi tra il dicembre 2023 e il gennaio 2024, ospitava nei suoi magazzini più di 17 mila oggetti risalenti principalmente ai periodi mamelucco, ottomano, bizantino e romano, nonché ai periodi preistorici prima della loro scomparsa.

Solo 20 oggetti sono stati recuperati dalle rovine del sito.

Qasr al-Basha, noto anche come Palazzo del Pascià, era un edificio di epoca mamelucca del XIII secolo che fungeva da fortezza, residenza del governatore e successivamente è diventato il museo che esponeva il patrimonio archeologico di Gaza, tra cui ceramiche, monete e cimeli di vari secoli.

Secondo il ministero del Turismo e delle Antichità dello Stato di Palestina, le forze israeliane hanno distrutto centinaia di siti archeologici a Gaza per cancellare l'identità e il patrimonio storico palestinese".