Meeting di Rimini, Draghi “Europa si trasformi da spettatore ad attore protagonista"

Parole dure quelle pronunciate ancora una volta nei confronti dell’Unione europea dall’ex presidente della Bce e premier italiano, Mario Draghi.
“Per anni - ha detto Draghi - si è creduto che la dimensione economica, con 450 milioni di consumatori, portasse automaticamente potere geopolitico nelle relazioni commerciali internazionali. Questo sarà ricordato come l’anno in cui quell’illusione è evaporata”.
L’ex banchiere e primo ministro ha sottolineato anche come l’Unione si sia rassegnata ai dazi imposti “dal nostro più grande partner commerciale, gli Stati Uniti” e all'assenza diplomatica nelle guerre in Medio Oriente.
“L’Unione è stata spettatrice quando i siti iraniani venivano bombardati e il massacro di Gaza si intensificava”, ha detto Draghi.
Il Meeting di Comunione e Liberazione, quest'anno intitolato “Nei luoghi deserti costruiremo con mattoni nuovi”, è alla sua 46esima edizione dedicata alle guerre e all’Europa.
È in programma alla Fiera di Rimini dal 22 al 27 agosto, oltre 500 tra convegni, mostre ed eventi.
Il messaggio di Papa Leone XIV al Meeting di Rimini: “La pace sia concreta”
Draghi ha chiesto all'Europa di puntare, al netto della retorica, su un "europeismo pragmatico" fondato sulla condivisione di energie e obiettivi per ridare slancio all'ideale comunitario ormai superato dai tempi.
In questo senso l'ex banchiere centrale europei ripropone l'idea di "forme di debito comune" per possono sostenere progetti europei di grande ampiezza "che sforzi nazionali frammentati insufficienti non riuscirebbero mai ad attuare".
“Abbandonare l’idolatria del profitto” ha esortato invece il Pontefice nel messaggio inviato all'evento, "non solo ostacola la giustizia, ma anche il cammino verso la pace".
“Là dove responsabili delle istituzioni statali e internazionali sembrano non riuscire a fare prevalere il diritto, la mediazione e il dialogo, le comunità religiose e la società civile devono osare la profezia. Significa lasciarsi sospingere nel deserto e vedere fin d’ora ciò che può nascere dalle macerie e da tanto, troppo dolore innocente”, ha proseguito Leone XIV nel suo appello.
Sulla stessa linea, in relazione ai temi del summit, anche Sergio Mattarella. “Abbiamo bisogno di costruttori di pace”, ha dichiarato il presidente della Repubblica nel suo messaggio ricordando anche che "non possiamo dare per scontate le conquiste che le precedenti generazioni ci hanno trasmesso”.
Ad inaugurare la rassegna, l’incontro tra una madre israeliana e una palestinese
In linea con il titolo del Meeting, “costruire con mattoni nuovi”, la kermesse si è aperta con l’evento Madri per la pace, testimonianza di due donne - una israeliana e una palestinese - che hanno entrambe perso un figlio nel conflitto israelo-palestinese.
L'incontro, spiegano gli organizzatori di Rimini, incarna in pieno lo spirito del Meeting: la scelta del confronto e della riconciliazione.
Layla, palestinese musulmana di Betlemme, ha visto morire il proprio bambino durante la seconda Intifada nei primi anni 2000. Elana ha perso il figlio, un militare impegnato nella guerra di Gaza, cominciata il 7 ottobre del 2023.
Quest'ultima ha deciso di impegnarsi per portare avanti la strada del cambiamento, possibile solo attraverso la pace, mentre Layla partecipa a un’associazione che promuove il dialogo tra israeliani e palestinesi.
Today