Discorso von der Leyen, le reazioni della politica: il Pd approva, Conte e Salvini attaccano

Dopo il discorso sullo stato dell'Unione pronunciato dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, la politica italiana ha reagito spaccandosi su più fronti.
Mentre la presidente del Consiglio Giorgia Meloni impegnata in un incontro a Palazzo Chigi con la presidente della Moldova Maia Sandu, Forza Italia tramite le parole del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all'informazione e all'editoria Alberto Barachini ha accolto con soddisfazione le dichiarazioni di von der Leyen sulla necessità di difendere la stampa libera e sostenere il giornalismo.
Da parte di Fratelli d'Italia sono arrivati commenti da parte di esponenti del partito con ruoli a Bruxelles. "A giudicare dai primi interventi del dibattito, il tentativo di ricompattare la cosiddetta maggioranza europeista è fallito", ha detto l'europarlamentare del gruppo Ecr-FdI Carlo Fidanza. "Per colpa delle scelte ultra green degli anni passati, e in particolare delle decisioni sul settore automotive, l'Europa ha perso gran parte della propria industria automobilistica. Oggi si propone di costruire piccole auto elettriche europee: francamente, non mi sembra la risposta industriale di cui c'è bisogno", ha aggiunto l'europarlamentare, evidenziato poi alcuni punti positivi: "Sul tema dell'immigrazione sono stati ribaditi i capisaldi delle politiche recenti della Commissione, dando ascolto al governo italiano. Si parla finalmente non più di ridistribuzione inefficace, ma di protezione delle frontiere esterne, rimpatri e accordi con Paesi terzi per contrastare al meglio gli scafisti".
Matteo Salvini ha invece criticato le parole di von der Leyen. "Mi aspetto da Bruxelles nervi saldi. Prima di parlare di guerre o di invio di soldati bisogna contare fino a cento, sia per quello che riguarda la Russia sia per il conflitto tra Israele e Palestina", ha detto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti a Campolattaro, a margine dell'inaugurazione dei lavori della diga.
"Il problema mio di domani non è difenderci dai carri armati russi o israeliani, ma lo sbarco dei clandestini che poi vengono in Italia e ne combinano di tutti i colori", ha continuato Salvini.
"Quello che vogliamo fare adesso è assumere più soldati per difendere le frontiere a Sud e il Mediterraneo dagli sbarchi clandestini", ha aggiunto il leader della Lega, che poi ha commentato il tema delle sanzioni europee a Israele: "A me piacerebbe che l'Europa aiutasse l'Italia a difendere anche i suoi territori e confini, non solo quelli europei. Non c'è solo la minaccia a Est ma anche il problema a Sud".
L'opposizione divisa sulle parole di von der Leyen
Mentre in Italia l'opposizione cerca di fare fronte unito per guadagnare consensi a discapito dell'esecutivo Meloni, il centrosinistra si è invece diviso sulle parole della presidente della Commissione europea.
In particolare, il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte ha riservato un commento molto duro nei confronti di Bruxelles.
"Von der Leyen sembra quasi prendere in giro i cittadini europei che chiedono pace e benessere, la salvaguardia del modello sociale europeo, mentre quello che ha proposto oggi è semplicemente armi, sempre più armi, nessun orizzonte, nessuna reale volontà di lavorare a scenari di pace", ha detto l'ex premier italiano a Macerata.
"Da questo punto di vista, ovviamente, è un discorso molto deludente e anche un po' ipocrita, quando dice, di fronte a un genocidio conclamato, a una carenza di una politica europea e della difesa del diritto internazionale e umanitario, che dobbiamo sospendere parzialmente l'accordo Unione Europea-Israele", ha continuato Conte, che ha richiesto piuttosto una sospensione dei rapporti con Tel Aviv.
Soddisfatto invece il Partito Democratico. "Von der Leyen batte finalmente un colpo su Gaza. Annuncia che la Commissione proporrà sanzioni contro Israele e la sospensione dell'accordo Ue-Israele. Le servirà però l'approvazione della maggioranza degli Stati membri e non sarà facile ottenerla. Lavoriamo a una risoluzione del Parlamento europeo che sostenga queste scelte", ha scritto su X l'eurodeputato Pd, Giorgio Gori.
"Pur in ritardo, la presidente ha compiuto uno sforzo verso il rafforzamento dell’autonomia strategica, della competitività e della sicurezza europea. Sarà però fondamentale vigilare sull’attuazione concreta di questi impegni", ha detto l'eurodeputato Pd, Dario Nardella.
Positivo anche il giudizio del leader di Azione, Carlo Calenda. "Il discorso di Ursula von der Leyen è, per la prima volta, sufficientemente tosto", ha scritto su X.
"Sulla Russia, sulla necessità di uno scudo democratico contro le influenze straniere e su Gaza. Ancora troppo vaga sulla follia del Green deal, ma nel complesso un passo avanti dell'Ue", ha concluso.
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