Corea del Sud, legge marziale: "No all'impeachment", il partito al governo blinda il presidente
Il partito al governo in Sud Corea ha tenuto una riunione dei propri parlamentari e ha espresso la posizione unita di "opposizione all'impeachment del presidente Yoon Suk yeol". Lo riporta l'agenzia Yonhap.
L'impeachment per essere approvato, richiede il sostegno di due terzi del Parlamento, ovvero di 200 dei suoi 300 membri. Le opposizioni attualmente detengono 190 seggi, quindi hanno bisogno di almeno 10 voti a favore provenienti dal partito dello stesso Yoon Suk Yeol.
Il presidente rischia la destituzione dopo aver promulgato e poi revocato dopo appena sei ore la legge marziale nel Paese in un tentativo di svolta autoritaria che ha causato forti proteste in tutto il Paese.
Le opposizioni hanno depositato in Parlamento la mozione per metterlo sotto impeachment, che dovrà essere discussa in aula entro 72 ore. Al termine della discussione ci sarà un voto.
Il leader del Partito democratico, Lee Jae myung, ha duramente contestato la proclamazione della legge marziale, definendola incostituzionale e illegale.
"La proclamazione della legge marziale da parte del presidente Yoon non ha assolutamente soddisfatto i requisiti sostanziali previsti dalla Costituzione e dalla Legge sulla legge marziale", ha dichiarato.
"Il presidente Yoon ha tradito il popolo. La sua dichiarazione illegale di legge marziale è nulla e priva di valore. Da questo momento, Yoon Suk yeol non è più il presidente della Repubblica di Corea".
Insieme al Partito democratico hanno depositato la mozione altri 5 partiti d'opposizione più piccoli, cioè Rebuilding Korea Party, Reform Party, Jinbo Party, Basic Income Party e Social Democratic Party.
Per la rimozione del presidente dall'incarico, almeno sei dei nove giudici della Corte costituzionale devono sostenere la mozione.
Attualmente, però, in seguito al pensionamento di tre giudici, la Corte ha solo sei giudici, un numero inferiore al minimo di sette necessario per gestire un caso di impeachment presidenziale, il che impone ai legislatori di accelerare il processo di nomina dei nuovi giudici.
Con le opposizioni hanno votato anche 18 parlamentari del Partito del potere popolare, cioè il partito di maggioranza. Il leader del gruppo, Han Dong hun, che ha legami di vecchia data con Yoon, ha criticato la dichiarazione di legge marziale di Yoon definendola "incostituzionale".
In caso di impeachment, Yoon verrà privato dei suoi poteri costituzionali fino a quando la Corte costituzionale non si pronuncerà sul suo destino. Le responsabilità presidenziali verrebbero assunte dal primo ministro Han Duck soo.
In queste ore, migliaia di persone stanno partecipando a Seul a una grande manifestazione per chiedere le dimissioni del presidente. Per tutta la giornata di mercoledì, decine di migliaia di persone hanno marciato nella capitale dopo essersi radunate in piazza Gwanghwamun. Anche Parlamento continua a essere presidiato da manifestanti.
La prima legge marziale dell'era democratica
Si tratta della prima dichiarazione di legge marziale da oltre quarant'anni, quando il Paese era controllato da una dittatura.
Alle 4.30 di mercoledì mattina, ora locale (martedì sera in Italia) il governo sudcoreano ha revocato la legge marziale d'emergenza imposta sei ore prima dal presidente Yoon Suk Yeol martedì.
"Il parlamento ha chiesto la revoca della legge marziale, quindi ho ordinato il ritiro delle forze militari dispiegate a questo scopo", ha dichiarato Yoon in un discorso.
"Tuttavia, chiedo che il parlamento cessi immediatamente le azioni sconsiderate che stanno paralizzando le funzioni dello Stato, come i ripetuti impeachment, la manipolazione legislativa e la manipolazione del bilancio", ha aggiunto.
La legge "per contrastare le minacce dalla Corea del Nord"
La legge marziale viene solitamente invocata in tempi di guerra, ribellione o disastri naturali. Quando la legge è in vigore, i militari assumono il controllo delle autorità civili e hanno il potere di emanare e far rispettare le leggi. Inoltre, sospende tutte le leggi esistenti.
Intorno alle 23 ora locale di martedì, Yoon Suk yeol ha dichiarato la legge durante un discorso televisivo e ha affermato che la legge marziale avrebbe difeso l'ordine costituzionale della democrazia liberale del Paese, proteggendo la Corea del Sud dalle "minacce poste dalle forze comuniste della Corea del Nord e per eliminare gli elementi anti-statali".
Il presidente ha accusato l'opposizione del Paese, che controlla l'Assemblea Nazionale, il Parlamento del Paese, di simpatizzare con la Corea del Nord e di paralizzare il governo con attività anti-statali.
Le decisioni di Yoon hanno provocato un'onda d'urto in tutto il Paese
Secondo la legge sudcoreana, la legge marziale può essere revocata con un voto di maggioranza in Parlamento.
In seguito al voto sulla revoca, la polizia e i militari hanno lasciato rapidamente la sede del Parlamento.
In precedenza, le truppe militari sono state viste entrare in Parlamento e sono state bloccate dai legislatori che hanno spruzzato estintori contro di loro.
Centinaia di manifestanti si sono radunati davanti al Parlamento, sventolando striscioni e chiedendo l'impeachment di Yoon, mentre altri bloccavano veicoli militari.
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