Medio Oriente: gli Houthi rivendicano secondo attacco alla portaerei Usa dopo raid aerei americani

Gli Houthi hanno annunciato di aver lanciato domenica un attacco con 18 missili balistici e da crociera, insieme a droni, contro la portaerei USS Harry S Truman e le navi da guerra che la accompagnano, nel Mar Rosso settentrionale.
Il portavoce militare degli Houthi, il generale di brigata Yahya Saree, ha dichiarato che l'attacco è una risposta a più di 47 attacchi aerei statunitensi, ordinati dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, sulle aree controllate dai ribelli nello Yemen, tra cui la capitale Sanaa e la provincia di Saada, al confine con l'Arabia Saudita. Sia Washington che gli Houthi hanno lanciato l'allarme: potrebbe verificarsi un'ulteriore escalation dopo gli attacchi aerei statunitensi, volti a dissuadere i ribelli dall'attaccare navi militari e commerciali in una delle rotte commerciali più trafficate del mondo.
"Le forze armate yemenite non esiteranno a colpire tutte le navi da guerra americane nel Mar Rosso e nel Mar Arabico come rappresaglia per l'aggressione contro il nostro Paese", ha dichiarato Saree.
Gli attacchi Houthi dell'ultimo anno
Gli Houthi hanno ripetutamente preso di mira la navigazione internazionale nel Mar Rosso sostenendo che le loro azioni erano in solidarietà con i palestinesi di Gaza nel contesto della guerra di Israele contro Hamas.
Gli attacchi sono finiti quando il cessate il fuoco tra Israele e Hamas è entrato in vigore il 19 gennaio, un giorno prima dell'insediamento di Trump.
La settimana scorsa i ribelli hanno però annunciato che avrebbero ripreso a colpire le navi israeliane dopo che Israele aveva imposto un blocco all'enclave, interrompendo il flusso di aiuti umanitari.
Il Segretario di Stato americano Marco Rubio ha dichiarato domenica ai media statunitensi che gli Usa non permetteranno "a queste persone di controllare quali navi possono passare e quali no". "E quindi la domanda è: per quanto tempo andrà avanti? Andrà avanti finché non avranno più la capacità di farlo", ha aggiunto Rubio.
Il ministero della Sanità gestito dagli Houthi ha riferito che gli attacchi aerei statunitensi di sabato hanno ucciso almeno 53 persone, tra cui cinque donne e due bambini. Gli attacchi hanno inoltre ferito altre cento persone a Sanaa e Saada, con oltre una dozzina di feriti gravi.
Questi attacchi sono stati tra i più estesi contro gli Houthi dall'inizio della guerra a Gaza nell'ottobre 2023.
Sabato Trump ha giurato di usare "una forza letale schiacciante" finché il gruppo sostenuto dall'Iran non cesserà gli attacchi al corridoio marittimo, avvertendo Teheran che lo riterrà "pienamente responsabile" per le azioni di tutti i suoi proxy regionali, compresi gli Houthi.
Domenica l'Iran ha negato qualsiasi coinvolgimento negli attacchi degli Houthi. Il generale Hossein Salami, capo della Guardia Rivoluzionaria paramilitare iraniana, ha dichiarato ai media statali che Teheran "non svolge alcun ruolo nella definizione delle politiche nazionali o operative" dei gruppi militanti con cui è alleata nella regione.
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