Le condizioni di Putin: "Cessate il fuoco solo se verrà sospesa la fornitura di armi a Kiev"

Il presidente russo Vladimir Putin ha chiesto al suo omologo statunitense Donald Trump di "sospendere completamente" gli aiuti militari occidentali e la condivisione di informazioni di intelligence con l'Ucraina. Lo ha reso noto il Cremlino in una nota.
"È stato sottolineato che la condizione fondamentale per impedire un'escalation del conflitto e lavorare alla sua risoluzione attraverso mezzi politici e diplomatici deve essere la cessazione completa dell'assistenza militare straniera e la fornitura di informazioni a Kiev", ha affermato la presidenza russa in una dichiarazione dopo la telefonata tra i due leader. La tregua valutata da Mosca riguarda lo stop agli attacchi contro obiettivi energetici e infrastrutturali.
La telefonata che "procede bene"
La telefonata tra Donald Trump e Vladimir Putin è terminata, hanno riferito la Casa Bianca e il Cremlino. In precedenza a circa metà del colloquio tra i presidenti degli Stati Uniti e della Federazione Russa il vice capo di gabinetto della Casa Bianca, Dan Scavino, aveva indicato sul social X che la chiamata stava "procedendo bene".
"Sotto la guida del presidente Putin e del presidente Trump, oggi il mondo è diventato un posto molto più sicuro. Storico!", ha commentato l'inviato di Putin per la cooperazione economica Kirill Dmitriev, membro della squadra di negoziatori russa in Arabia Saudita, poco dopo la fine della chiamata.
Il cessate il fuoco provvisorio è già stato accettato da Kiev
Trump aveva dichiarato lunedì che "molto rimane" ancora da concordare con Putin per un cessate il fuoco provvisorio in Ucraina.
"Molti elementi di un accordo finale sono stati concordati, ma molto rimane da fare", ha scritto Trump sul suo social Truth. Il cessate il fuoco provvisorio di 30 giorni è stato accettato dall'Ucraina la scorsa settimana.
L'amministrazione Trump si è mostrata generalmente ottimista sulla possibilità di ottenere l'appoggio russo all'accordo.
Prima il presidente aveva detto che Washington e Mosca avevano già discusso di territori, centrali elettriche e di "dividere alcuni beni" tra Russia e Ucraina come parte di un accordo.
L'inviato speciale degli Stati Uniti Steve Witkoff e la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt avevano suggerito che i funzionari statunitensi e russi si siano confrontati anche sul destino della centrale nucleare di Zaporizhzhia, nell'Ucraina meridionale.
"C'è una centrale al confine tra Russia e Ucraina che è stata discussa con gli ucraini e che verrà affrontata nella telefonata di domani con Putin", ha detto lunedì Leavitt.
Zelensky: è Putin a continuare a trascinare questa guerra
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, e la moglie Olena sono intanto atterrati a Helsinki per una serie di incontri istituzionali, tra cui quello con il presidente finlandese Alexander Stubb.
Zelensky ha colto l'occasione per sottolineare su Telegram che "l'Europa deve essere al tavolo delle trattative e tutto cio' che riguarda la sua sicurezza deve essere deciso insieme all'Europa".
Lunedì, nel suo consueto discorso serale, il presidente ucraino ha accusato Putin di prolungare deliberatamente la guerra. "L'attuazione di questa proposta avrebbe potuto iniziare molto tempo fa. Ogni giorno in tempo di guerra è una questione di vite umane", ha detto Zelensky.
La scorsa settimana Putin ha dichiarato che, sebbene fosse d'accordo con l'"idea" di un cessate il fuoco, c'erano questioni irrisolte, come la sorte dei soldati ucraini nella regione del Kursk, che dovevano essere discusse prima che Mosca potesse appoggiare la proposta. Il presidente russo ha inoltre sollevato dubbi sulle modalità di monitoraggio di un eventuale cessate il fuoco e ha escluso l'idea di inviare truppe di pace della Nato per garantire la pace.
Non è chiaro a che punto siano le discussioni sull'accordo per il cessate il fuoco, e Witkoff, che si è recato a Mosca per incontrare Putin la scorsa settimana, ha rifiutato di rispondere ai dettagli dell'accordo in un'intervista alla Cnn. "Sono davvero fiducioso che vedremo qualche progresso", ha detto Witkoff, suggerendo che "le quattro regioni" erano di importanza cruciale per le discussioni.
Il Regno Unito e la Francia hanno incoraggiato Putin ad accettare un accordo. Il presidente francese Emmanuel Macron ha affermato che Zelensky ha dimostrato il "coraggio" di accettare un accordo, dichiarando che "spetta alla Russia dimostrare che vuole veramente la pace".
Il primo ministro britannico Keir Starmer ha dichiarato sabato, dopo una telefonata con i leader internazionali, che Putin dovrebbe accettare un cessate il fuoco se vuole "seriamente" la pace. "La mia sensazione è che prima o poi Putin dovrà venire al tavolo e impegnarsi in discussioni serie", ha detto Starmer.
Gli altri punti in discussione
Nel corso della loro telefonata "Vladimir Putin e Donald Trump hanno toccato anche altri temi dell'agenda internazionale, tra cui la situazione in Medio Oriente e nella regione del Mar Rosso".
"I presidenti hanno discusso della necessità di fermare la proliferazione delle armi strategiche e si impegneranno con altri per garantirne la più ampia applicazione possibile. I due leader hanno condiviso la convinzione che l’Iran non dovrebbe mai trovarsi nella posizione di poter distruggere Israele" si legge in una nota diffusa dalla Casa Bianca.
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