Putin vuole il Donetsk per finire la guerra, Trump chiede a Zelensky di cedere territori in Ucraina

I negoziati sulla guerra in Ucraina riavviati dall'incontro di Donald Trump e Vladimir Putin venerdì in Alaska, e che proseguiranno con l'arrivo a Washington lunedì di Volodymyr Zelensky, sembrano vertere intorno a uno scambio di territori tra Kiev e Mosca, secondo le ricostruzioni fatte da media internazionali.
Il presidente russo ha infatti chiesto a quello Usa che l'Ucraina si ritiri dal Donetsk, o almeno dalla parte della regione orientale del Paese che ancora controlla, come condizione per porre fine alla guerra, ha riportato sabato il quotidiano Financial Times.
Alla Casa Bianca lunedì il leader ucraino intenderebbe proprio capire quale sia esattamente la proposta, ha scritto il New York Times. Come molti, il presidente ucraino sarebbe rimasto sorpreso dal passaggio improvviso di Trump dagli ultimatum inviati a Mosca per il cessate il fuoco alla preferenza dichiarata, dopo l'incontro di Anchorage, per una soluzione di pace più complessiva e a lungo termine.
"Tutti hanno deciso che il modo migliore per porre fine all'orribile guerra tra Russia e Ucraina sia giungere direttamente a un accordo di pace, che porrebbe fine alla guerra, e non a un semplice accordo di cessate il fuoco, che spesso non regge", ha scritto lo stesso Trump sul social Truth.
Leader europei invitati a Washington con Zelensky
Secondo il quotidiano statunitense, ai colloqui a Washington sono stati invitati a partecipare anche i leader europei, già sentiti al termine dell'incontro con Putin.
Proprio in vista del nuovo appuntamento, il gruppo di Paesi europei che formano la cosiddetta Coalizione dei volenterosi ha deciso di riunirsi in videoconferenza domenica pomeriggio. Sono state confermate le presenze del presidente francese, Emmanuel Macron, del cancelliere tedesco Friederich Merz, del premier britannico Keir Starmer e della premier italiana, Giorgia Meloni.
Per l'Europa, come sostenuto in una nota congiunta dei Volenterosi e in dichiarazioni istituzionali, la questione ruota soprattutto intorno alle garanzie di sicurezza offerte all'Ucraina inclusa l'ipotesi, discussa nelle telefonate post-vertice di Anchorage, di offrire a Kiev una clausola di mutua assistenza sul modello dell'articolo 5 della Nato per proteggere il Paese da nuove aggressioni.
Secondo Merz, gli Stati Uniti sono pronti a fornire garanzie di sicurezza all'Ucraina.
"Penso che sia un significativo passo avanti il fatto che l'America sia pronta a fornire insieme a noi europei queste garanzie di sicurezza", ha detto il cancelliere tedesco in un'intervista all'emittente Ntv/Rtl.