Tajani incontra Aghabekian: “L’Italia continuerà a lavorare per aiutare la popolazione palestinese”

Lunedì nella capitale si è svolto un incontro tra il ministro degli Esteri Antonio Tajani e la ministra dell’Autorità palestinese Varsen Aghabekian. Oltre al bilaterale, la visita ha incluso tappe in diversi ospedali della capitale dove sono ricoverati minori palestinesi. Al centro dei colloqui, la situazione regionale e la crisi umanitaria nella Striscia di Gaza.
La visita ai bambini palestinesi ricoverati
Dopo l’incontro alla Farnesina, i due ministri hanno visitato i piccoli pazienti palestinesi ricoverati al Policlinico Umberto I, all’ Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e al Policlinico Universitario Agostino Gemelli.
Un appuntamento che arriva a pochi giorni dalla firma di una dichiarazione congiunta tra Italia e Arabia Saudita per la costruzione di “un Medio Oriente stabile e pacifico”.
“Continueremo a chiedere di curare i bambini che fuggono da Gaza con le loro famiglie e che l’Italia ha accolto” ha dichiarato Tajani durante il punto stampa al Bambin Gesù di Roma.
Dall'inizio delle evacuazioni mediche dalla Striscia, l’ospedale ha preso in carico 25 bambini palestinesi, la maggior parte dei quali è già stata dimessa dopo il miglioramento delle condizioni cliniche.
La vicinanza dell’Italia
“Non è facile farli arrivare - ha precisato Tajani - perché servono numerose autorizzazioni. Ma l’importante è che ancora una volta gli italiani abbiano dimostrato la loro vicinanza alle popolazioni che soffrono e che sono vittime innocenti della guerra”.
La ministra Aghabekian ha ringraziato l’Italia, esprimendo “La speranza che presto tutti i nostri pazienti possano essere curati a Gaza, anche con l’aiuto italiano nella ricostruzione delle strutture sanitarie”.
Italia primo Paese Ue per numero di bambini evacuati da Gaza
“Faremo di tutto per farli integrare e permettere loro di studiare nelle scuole italiane” ha aggiunto Tajani, rispondendo alle preoccupazioni di una donna palestinese al Policlinico Umberto I.
Alla vigilia dell’incontro con Aghabekian, il ministro aveva già sottolineato in un’intervista al Messaggero: “Siamo il quarto Paese al mondo, dopo Qatar, Arabia Saudita ed Egitto, per numero di minori messi in salvo da Gaza: ne abbiamo evacuati 181, più di tutti gli altri Paesi europei messi insieme”.
“I palestinesi hanno diritto a uno Stato”
Durante i colloqui si è discusso anche del riconoscimento dello Stato di Palestina. Aghabekian ha ribadito la richiesta all’Italia di muoversi in questa direzione, definendolo “un obbligo legale e morale per tutti gli Stati”.
Tajani ha replicato: “Prima che l’Italia riconosca ufficialmente uno Stato palestinese, bisogna crearlo”. Nei giorni scorsi il ministro aveva chiarito che l’Italia è “aperta al riconoscimento della Palestina”, purché la costruzione dello Stato avvenga “attraverso un’azione simile a quella dell’Unifil”.
“Sostegno all’Anp, unico interlocutore”
Nel punto stampa al Policlinico Gemelli, Tajani ha ribadito il sostegno all’Autorità nazionale palestinese come unico interlocutore sul fronte palestinese, sottolineando che il futuro di Gaza “non deve includere Hamas” e che la prospettiva resta quella dei due Stati per due popoli.
L’Italia, ha aggiunto, si impegna “Per un immediato cessate il fuoco” a Gaza e per la liberazione degli ostaggi israeliani “In mano ai terroristi”, manifestando contrarietà a una nuova offensiva su Gaza City e condannando gli attacchi dei coloni contro i villaggi in Cisgiordania.
“In modo particolare - ha concluso Tajani – consideriamo gravi gli attacchi ai villaggi cristiani, non perché la vita di un palestinese cristiano valga di più di quella di un palestinese non cristiano, ma perché i cristiani rappresentano un elemento di stabilità, di pace e di dialogo in Cisgiordania, a Gaza e in tutto il Medio Oriente”.
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