L'Italia aumenta le stanze per l'intimità in carcere ma è indietro rispetto all'Europa
L’Italia vuole aumentare il numero di "stanze dell’amore" in carcere. È ciò che emerge dalla risposta di luglio del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, a un’interrogazione parlamentare di Italia Viva.
Il ministero sta preparando le linee guida per attuare il diritto all'affettività nelle carceri italiane, ha affermato Nordio, aggiungendo che dei 189 istituti penitenziari italiani, 32 hanno spazi idonei per le stanze per l'intimità, mentre 157 non ne hanno aree adeguate.
Le stanze per l’intimità sono camere dove le persone detenute possono incontrare i partner senza essere sorvegliati. Si tratta di una pratica già attiva in diversi Paesi europei, come Austria, Danimarca, Svizzera, Francia e Germania.
In Italia ci sono almeno cinque stanze per l'intimità
Le stanze già attive in Italia sono almeno cinque, secondo l'Associazione Antigone, una no profit che si occupa di diritti dei detenuti.
Le prime stanze sono state aperte a Terni e Parma ad aprile e nei mesi successivi sono state allestite anche a Padova e Trani. Da novembre sarà attivato uno spazio anche a Torino.
Si tratta di stanze con un letto, bagno, doccia e televisore. Nel caso del penitenziario di Terni, sono stati i detenuti a ristrutturare uno spazio per adibirlo agli incontri intimi, aggiungendo un murale di cuori e cigni.
È lì che lo scorso aprile un detenuto ha potuto incontrare la compagna per due ore, nella prima visita intima da quando nel 2024 la Corte costituzionale ha dichiarato illegittimo il divieto all'affettività in carcere.
I detenuti al 41-bis sono esclusi dalle stanze per l’intimità
Nordio ha specificato che nel futuro si prevedono "criteri di priorità" da assegnare ai detenuti che non hanno permessi premio, non lavorano all'esterno del carcere, sono detenuti da più tempo o scontano condanne più lunghe.
Il ministro ha precisato che le stanze per l’intimità non saranno accessibili ai detenuti al 41-bis, il regime di carcere duro previsto per reati di associazione mafiosa, terrorismo o eversione. Saranno esclusi anche i detenuti sottoposti al regime di "sorveglianza particolare" perché ritenuti pericolosi per gli agenti e gli altri detenuti.
Gli incontri intimi in carcere sono riservati a coniugi o partner stabili
I colloqui intimi sono riservati al "coniuge, alla parte dell'unione civile o la persona stabilmente convivente", secondo le linee guida emanate ad aprile dal Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria (Dap).
Il Dap ha stimato che sono più di 16mila i detenuti che potrebbero essere beneficiari del diritto agli incontri, anche se gli spazi disponibili rimangono insufficienti.
Secondo l'Osapp le stanze per l'intimità gravano sul lavoro degli agenti
Le richieste dei detenuti per avere spazi dedicati all'intimità sono tante, ma non mancano le critiche.
Secondo la garante dei detenuti del Piemonte, Monica Formaiano, le stanze per l’intimità rischiano di gravare sul lavoro degli agenti penitenziari. Sarebbe opportuno, secondo la garante, istituire permessi premio come alternativa.
Anche l**'**Organizzazione sindacale autonoma di polizia penitenziaria (Osapp) ha criticato l’allestimento di una stanza per l’intimità a Torino, affermando che la gestione dello spazio rappresenta un onere aggiuntivo per il personale penitenziario, che si potrebbe evitare con dei permessi premio.
L'uso delle stanze per l'intimità in Europa è una pratica consolidata
L'uso di stanze per le visite intime dei detenuti è una pratica già consolidata in altri Paesi europei, anche se non esiste una normativa comune dell'Unione europea al riguardo.
La Germania prevede appositi miniappartamenti per "visite a lungo termine", che durano circa tre ore e sono dedicate a detenuti condannati a lunghe pene. Si tratta di spazi che mirano a mantenere stabili le strutture familiari dei detenuti. La pratica delle stanze per l'intimità è stata oggetto di critiche nel Paese dopo che nel 2010 un detenuto ha ucciso la propria compagna durante una visita.
I Paesi Bassi permettono le visite una volta al mese, mentre in Francia il carcere Le Havre le consente una volta all'anno. I detenuti francesi hanno a disposizione piccoli appartamenti, a volte situati all'esterno delle aree di detenzione. Lo stesso avviene nel penitenziario "La Stampa" in Svizzera, dove le visite intime si svolgono in un edificio esterno.
Austria e Croazia prevedono colloqui di quattro ore ogni settimana. Il carcere croato femminile di Požega ospita quattro stanze dedicate alle visite intime delle detenute con i partner. Al contrario, in Slovenia le stanze per l'intimità sono riservate solo agli uomini.
In quasi tutti i Paesi la buona condotta in carcere è un requisito indispensabile per accedere agli incontri con i partner.
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