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La Siria riprende le esportazioni di petrolio: 600mila barili di greggio verso mercati esteri dopo la revoca delle sanzioni

Business • Sep 2, 2025, 9:41 AM
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La Siria ha esportato 600mila barili di petrolio greggio dal terminal di Tartus a bordo della nave cisterna Nessus Christiana per conto di BeServ Energy, ha riferito il ministero dell’Energia in un comunicato lunedì.

Secondo il ministero, l’operazione si inserisce "nel quadro delle direttive governative e dei piani della Direzione Generale del Petrolio per rafforzare la presenza della Siria sui mercati petroliferi esteri", resa possibile dalla rimozione delle sanzioni internazionali contro Damasco.

Dopo oltre 14 anni di guerra civile, "questo risultato è importante per rivitalizzare il settore petrolifero e ampliare la cooperazione con le compagnie internazionali", ha aggiunto il ministero che prevede altre esportazioni nei prossimi mesi.

A giugno, la Siria aveva già avviato la riesportazione di prodotti petroliferi non grezzi dalla raffineria di Banias, con "una prima spedizione di 30mila tonnellate metriche inviate ai mercati internazionali".

Banias si trova sempre sulla costa mediterranea, a circa 35 km a nord di Tartus, e ospita la più grande raffineria del Paese e un porto specializzato nell’esportazione e importazione di greggio.

Quanto petrolio produceva la Siria prima della guerra

Prima della guerra civile, il petrolio rappresentava circa il 20 per cento del Pil siriano, la metà delle esportazioni e oltre il 50 per cento delle entrate statali.

La produzione giornaliera era di 390mila barili, ma è calata drasticamente a causa del deterioramento della situazione nel Paese, raggiungendo solo 40mila barili al giorno nel 2023.

Nei giorni scorsi, il governatorato di Tartus ha segnalato l’arrivo della prima nave cargo dopo la revoca delle sanzioni economiche su Damasco, la MJ, con 19mila tonnellate di orzo rumeno. Il comunicato ha sottolineato che è stata "la prima nave a raggiungere i porti siriani senza passare per Turchia o Libano", aprendo nuove possibilità per il commercio internazionale di Damasco.

Lunedì, il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha annunciato la rimozione delle sanzioni contro la Siria a partire dal giorno successivo. In precedenza, a luglio, il presidente Donald Trump aveva firmato un ordine esecutivo che aveva posto fine alle restrizioni imposte nel 2011 al regime di Bashar al-Assad.

Diversi Paesi europei hanno successivamente revocato le misure economiche contro Damasco, aprendo la strada al ripristino delle relazioni commerciali.