Allarme aviaria in Spagna, 25 persone sotto osservazione

Tre focolai di uccelli selvatici che potrebbero aver contratto l'influenza aviaria (H5N1) sono stati individuati nel sud della Spagna, nella zona del Parco Nazionale di Doñana in Andalusia.
Il primo focolaio è stato riscontrato nella città di Aznalcázar, a Siviglia, dove è stato trovato morto un uccello infetto. Successivamente, sono stati identificati altri due possibili focolai nel comune di Hinojos, a Huelva.
Un focolaio a Huelva è stato individuato in un allevamento di pollame che ha segnalato il rilevamento di alcuni casi di influenza aviaria altamente patogena (HPAI).
Già lunedì, una seconda struttura a 20 chilometri dal parco nazionale aveva segnalato la comparsa di diversi volatili morti nei suoi locali.
Le autorità locali hanno annunciato il rafforzamento delle misure di "sorveglianza" e "biosicurezza" e hanno precisato che alcuni uccelli sono stati "rimossi" per evitare un possibile contagio.
Quattro casi positivi negli uccelli e 25 persone sotto osservazione
Finora sono stati confermati quattro casi positivi tra i volatili. Altri uccelli che hanno mostrato i sintomi della malattia sono stati trasferiti ai Centri di recupero delle specie minacciate (CREA), secondo i media locali.
Sebbene un possibile contagio umano sia estremamente raro, fino a 25 persone sono entrate in contatto con gli uccelli sono attualmente sotto osservazione.
Come parte del protocollo di sicurezza contro l'aviaria, circa 8.500 uccelli sono stati abbattuti in uno degli allevamenti colpiti e sono stati smaltiti mangimi, lettiere e altri materiali potenzialmente contaminati. Tutte le strutture sono state completamente disinfettate.
Il Comune di Siviglia, dove negli ultimi giorni sono comparsi diversi uccelli morti, ha annunciato la chiusura preventiva di diversi spazi pubblici, come il Parco Tamarguillo, il Parco Miraflores e i giardini del Real Alcázar.
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